Il 2020 è stato un anno terribile per chiunque, eppure ci sono dei mercati che sono cresciuti a dismisura. È il caso dell'industria dei videogiochi, che con 175 miliardi di dollari di ricavi e più di 2,7 miliardi di gamer in tutto il mondo, ha superato televisione, cinema e musica per prominenza industriale sul mercato dell'intrattenimento. E all'interno del mondo del Gaming, lo scorso anno hanno registrato un successo straordinario anche gli Esports (Electronic Sport), competizioni sportive organizzate a livello professionistico, che hanno registrato circa 1 miliardo di dollari di ricavi nel 2020 ed il segmento é stimato in crescita fino a 1,6 miliardi di dollari entro il 2024 ad un Cagr del 14,3%.
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È la fotografia che emerge dall'analisi «Gaming & Esports» realizzata da Cross Border Growth Capital, advisor leader in Italia per aumenti di capitale e operazioni di finanza straordinaria per startup e Pmi.
«L'industria dei videogiochi può generare grande valore nel futuro, è un settore mutevole e in rapida evoluzione che investitori e venture capitalist dovrebbero continuare a tenere d'occhio» spiegano Andrea Casati, (Associate) e Francesco Chiarpenello (Analyst) di Cross Border Growth Capital. La crescita del mercato è stata guidata in primis dall'aumento degli abbonamenti, con giocatori disponibili a una fruizione freemium: in Usa nel 2019, il 53% degli user Millennial e Z si sono abbonati a videogiochi, superando i servizi di Pay Tv (51%), segnando un incremento del 9% rispetto all'anno precedente. I giochi per smartphone - come Pokémon Go, Clash Royale, Clash of Clans e Pubg Mobile - hanno poi accelerato la transizione al digitale: l'esperienza di gioco online ha segnato un +13,3% tra il 2019 e il 2020, raggiungendo i 74 miliardi di dollari di ricavi nel mondo