Tumori testa-collo, oltre mille trattati con l'adroterapia: cos'è e come funziona

Venerdì 28 Maggio 2021
Tumori testa-collo, oltre mille trattati con l'adroterapia: cos'è e come funziona

L'adroterapia è disponibile in pochi Paesi al mondo, tra cui l'Italia. Dove già sono state curate 1.100 persone con tumori del distretto testa-collo. Riguarda le patologie della laringe, della faringe, del cavo orale, del naso e dei seni paranasali che colpiscono ogni anno circa 9.900 persone in Italia (7.300 uomini e 2.600 donne). A differenza della radioterapia tradizionale, che si basa sull’utilizzo di raggi X o elettroni, l’adroterapia prevede l’uso di protoni e ioni carbonio.

Queste particelle atomiche (definite “adroni”, da cui deriva il nome della terapia stessa) hanno il vantaggio di essere più pesanti e dotate di maggior energia rispetto agli elettroni e di conseguenza di essere ancora più efficaci nel distruggere le cellule tumorali. 

In totale, vivono più di 57.000 persone con diagnosi del genere e 4.100 sono decessi che avvengono ogni anno. Questi tumori, considerata anche la loro vicinanza agli organi sensibili della testa e del collo, richiedono, oltre a una diagnosi precoce, un approccio terapeutico multidisciplinare e le forme più avanzate di radioterapia, come l'adroterapia con protoni e ioni carbonio. Per analizzare gli approcci più recenti nel trattamento dei tumori della testa e del collo, l'Associazione italiana di oncologia cervico-cefalica (Aiocc) e il Cnao, il Centro nazionale di adroterapia oncologica organizzano per il prossimo 28 maggio il webinar, «Il ruolo della adroterapia nel management multidisciplinare delle patologie rare del distretto testa collo».

Al Cnao sono già stati trattati con adroterapia oltre 3.300 pazienti, di cui 1185 con tumori del distretto testa-collo a istologia non spinocellulare né sarcomatosa. Per Ester Orlandi, direttore del Dipartimento clinico del Cnao e membro del Consiglio direttivo di Aiocc «l'adroterapia rappresenta una tecnologia radioterapica complessa che, per le sue proprietà dosimetriche e radiobiologiche, trova indicazione, all'interno di una strategia combinata, in tumori radioresistenti, localmente aggressivi, in aree anatomiche complesse. È importante discutere i casi clinici all'interno di un Tumor Board specialistico come requisito essenziale per avviare un percorso di cura adeguato».

Ultimo aggiornamento: 29 Maggio, 10:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci