Si applica come un piccolo cerotto il primo dispositivo che permette di accumulare energia dal sudore dei polpastrelli. È presentato nello studio pubblicato sulla rivista Joule dal gruppo dell'Università della California a San Diego coordinato da Joseph Wang.
Flessibile e di dimensioni ridotte, circa un centimetro quadrato, il dispositivo può essere applicato facilmente sulla punta delle dita, per raccogliere simultaneamente energia da più fonti, anche durante il sonno.
I precedenti dispositivi energetici basati sul sudore, sottolineano gli studiosi, richiedevano un esercizio fisico intenso, come una corsa o andare in bicicletta. Ma la grande quantità di energia consumata durante l’esercizio può facilmente annullare quella ricavata dal sudore, con una resa energetica spesso inferiore all’1%. Invece, questo dispositivo non fa affidamento su fonti esterne irregolari, come la luce solare o il movimento: tutto ciò che occorre è il contatto delle dita, per raccogliere energia sufficiente ad alimentare alcuni piccoli dispositivi elettronici indossabili.
“Volevamo creare un dispositivo adatto all’attività quotidiana che non richiedesse quasi nessun investimento energetico. E questo congegno - ha concluso Wang - fa dimenticare di indossarlo, e si può andare a dormire, o ad esempio lavorare alla propria scrivania, continuando comunque a generare energia”.