Odio sui social, l'appello della premier neozelandese: «Bisogna combatterlo con gli algoritmi»

Martedì 18 Maggio 2021
Odio sui social, l'appello: «Bisogna combatterlo con gli algoritmi»

Capire gli algoritmi dei social media e modificarli per orientare le conversazioni online con l'obiettivo di sradicare l'odio dagli smartphone. È questa la strada tracciata dalla premier della Nuova Zelanda Jacinda Ardern, intervenuta ad un vertice virtuale dei leader mondiali in occasione del secondo anniversario dell'iniziativa globale Christchurch Call contro l'odio online.

«L'esistenza e l'utilizzo di algoritmi non è necessariamente il problema.

Il rischio è quando non sono usati in modo etico, e questa è un'area prioritaria per l'azione comune», ha detto Ardern, riconoscendo che le maggiori piattaforme hanno espresso una reale intenzione di usare gli algoritmi per interventi positivi, per bloccare la circolazione di contenuti dannosi che portano alla radicalizzazione.

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«La cooperazione per de-radicalizzare gli spazi online sta prendendo slancio - ha proseguito la premier -. Ma se non ci lavoreremo insieme non potremo prevenire future atrocità come quella che abbiamo subito a Christchurch».

All'iniziativa Christchurch Call hanno aderito di recente anche gli Stati Uniti, dopo che Donald Trump aveva rifiutato di partecipare. La campagna fu lanciata dalla stessa Ardern e dal presidente francese Emmanuel Macron nel 2019, dopo la strage del 15 marzo di quell'anno nella città neozelandese di Christchurch, dove un suprematista bianco australiano uccise 51 persone in due moschee.

Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 08:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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