Google, la spinta verso l'accessibilità a tutti: ecco l'app per comandare il telefono con il viso e senza l'uso delle mani

Sabato 25 Settembre 2021
Google, la spinta verso l'accessibilità a tutti: ecco l'app per comandare il telefono con il viso e senza l'uso delle mani

La tecnologia corre in soccorso delle persone disabili. Un sorriso o un sopracciglio alzato potranno far partire una telefonata o inviare un messaggio, senza l'uso delle mani. Non è fantasia, ma una funzione che sarà possibile utilizzare a breve sugli smartphone e che viene in aiuto alle persone con disabilità.

L'ha messa a punto Google, una delle aziende tecnologiche che insieme a Apple e Microsoft sta spingendo sull'accessibilità. Solo negli Stati Uniti - stimano i Centers for Disease Control and Prevention - 61 milioni di adulti vivano con disabilità. «Per rendere Android più accessibile a tutti stiamo lanciando nuovi strumenti che semplificano il controllo del telefono e la comunicazione tramite i gesti facciali - spiega Google in un post ufficiale - Ogni giorno, le persone usano comandi vocali o le loro mani per il telefono. Questo non è sempre possibile per le persone con gravi disabilità motorie e del linguaggio».

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La società di Mountain View lo scorso anno ha presentato anche una serie di aggiornamenti alle Mappe in chiave accessibilità. La novità messa a punto da Google si chiama Project Activate ed è una anuova app per Android che consente di utilizzare i gesti facciali per far partire azioni come pronunciare una frase preimpostata, inviare un testo e fare una telefonata. Al momento quest' app è disponibile negli Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e Australia. Alla base dell'applicazione c'è la funzione Camera Switches che rileva i movimentio del volto usando la fotocamera del telefono. Gli utenti possono scegliere tra sei gesti (guardare a destra, a sinistra, in alto, sorridi, alza le sopracciglia o apri la bocca) da attribuire ad attività come aprire le notifiche, tornare alla schermata principale o anche mettere in pausa. Contestualmente a quest' app, Google ha anche messo a punto un aggiornamento alla funzione Lookout - lanciata nel 2019 per aiutare gli ipovedenti a identificare le etichette degli alimenti o individuare gli oggetti in una stanza - aggiungendo la possibilità anche di leggere un testo scritto a mano.

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Oltre a Google, sempre più giganti della Silicon Valley riconoscono l'importanza di rendere i loro prodotti e servizi disponibili a tutti. Ad esempio Apple ha lanciato una funzione di rilevamento delle persone che consente agli utenti di iPhone e iPad non vedenti e ipovedenti di sapere quanto qualcuno è vicino a loro. Facebook ha lavorato per migliorare le descrizioni delle foto per gli utenti non vedenti e ipovedenti, implementando anche didascalie automatiche sui video di Instagram. E Microsoft è stata pioniera nella generazione automatica di didascalie. «Per consentire un vero cambiamento l'accessibilità deve essere una priorità. Miriamo a integrarlo in ogni cosa che progettiamo, per la casa o il lavoro», ha dichiarato l'azienda di Redmond. 

Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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