Energia, crollo delle rinnovabili nel 2020. Ora serve «uno sforzo titanico» per gli obiettivi 2030

Mercoledì 2 Giugno 2021
Energia, crollo delle rinnovabili nel 2020. Ora serve «uno sforzo titanico» per gli obiettivi 2030

C'è ancora tantissimo lavoro da fare in Italia per allinearsi agli obiettivi sul clima. La pandemia ha rallentato il processo verso il 2030 sulle energie rinnovabili.

Nel 2020 si è registrata una drastica riduzione del numero degli impianti utility scale ed una brusca frenata per il segmento commercial (+3% su base annua, contro il +20% nel 2019 rispetto al 2018) e per il segmento small industrial (+20% su base annua, contro il +41% nel 2019 rispetto al 2018). Va in controtendenza solo il segmento industrial (500kWp-1MWp) che traguarda un incredibile +64% (contro un -12% nel 2019 rispetto al 2018).

I dati emergono da un'analisi di EnergRed, impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiane. Più in generale l'effetto Covid-19 sulle rinnovabili nel 2020 è stato pesantissimo, facendo segnare un crollo del 35%, con il fotovoltaico che resiste con una perdita meno gravosa (-15%). 

«Nel 2019 il solare aveva battuto ogni record di crescita rispetto al settore delle rinnovabili stesse, rappresentando il 62% di tutte le installazioni. Ed è anche quello che nel 2020 ha subito il minor rallentamento. Ma, se si guarda agli obiettivi Pniec 2030, sconta purtroppo un grande ritardo accumulato negli anni precedenti, un ritardo che riguarda soprattutto i cosiddetti impianti "utility scale" per cui è più difficile gestire la burocrazia, ma che tocca anche le aziende, quelle più restie al cambiamento, dove manca la cultura della sostenibilità ambientale», dichiara Giorgio Mottironi che è ora stato nominato marketing manager di EnergRed.

Le prospettive future

Guardando al futuro, per raggiungere gli obiettivi del Piano Energia e Clima 2030 l'Italia deve ancora installare 40,7GW di capacità da fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica. Si tratta di uno sforzo titanico per ridurre le emissioni del comparto e per sostenere la continua elettrificazione dei consumi a basse o zero emissioni, per cui si rende necessario raddoppiare l'attuale capacità. Ma se fonti come l'idroelettrico ed il geotermoelettrico hanno praticamente esaurito il loro ruolo, il solare e l'eolico stanno accumulando un grande ritardo, avendo rispettivamente raggiunto appena il 41% ed il 56% dell'obiettivo fissato dal piano.

«Per riallinearsi al piano, il solare dovrà addirittura crescere del 14% all'anno per i prossimi 10 anni -includendo anche il 2021 - il che significa quintuplicare la capacità installata ogni anno, passando dagli attuali 620MWp fatti registrare nel 2020 a circa 3GWp di installazioni annue» sottolineano gli analisti di EnergRed.

«Guardando i numeri della crescita complessiva che si era innescata tra il 2018 ed il 2019, almeno mille aziende sono rimaste fuori dalla transizione energetica e sono stati persi circa 48MWp di potenza destinata all'autoconsumo, con un danno economico pari a 128 milioni di euro. Per questo abbiamo deciso di dare ancora più forza alla nostra azione espandendo i nostri investimenti diretti al fianco delle piccole e medie imprese italiane per un totale di 22MWp all'anno per i prossimi 5 anni», spiega Moreno Scarchini, ceo di EnergRed.

Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 09:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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