Cittadinanza digitale, che cos'è? Potenzialità e rischi del web: a cosa serve una giornata europea dedicata e cosa ne pensano i giovani

Venerdì 21 Ottobre 2022
Cittadinanza digitale - Foto di StartupStockPhotos da Pixabay

Cittadinanza digitale, che cosa è e chi riguarda? Il tema è diventato dibattito fra i più giovani, basti pensare che 8 ragazzi su 10 (tra gli 11 e i 18 anni) in Italia vorrebbero che fosse istituita una giornata per approfondire i temi che girano intorno al concetto di cittadinanza digitale e non solo, meno di uno su 4 dichiara di essere stato informato su questo argomento. E ancora, 2 ragazzi su 3 (stessa fascia di età precedente) considerano il web un ambiente in cui ci si sente a proprio agio e ne apprezzano la possibilità di esprimersi, di condividere e trovare ispirazioni. Oltre il 70% di loro afferma di sapere cosa significa essere un cittadino digitale, ma meno del 30% poi risponde correttamente alla domanda sul tema. Questo è quanto emerso all’interno della ricerca condotta dall’Osservatorio scientifico della no-profit “Social Warning - Movimento Etico Digitale”, fondata dall’esperto di Generazione Z Davide Dal Maso, sulle potenzialità ed i rischi del web che chiede l’istituzione della Giornata Europea sulla Cittadinanza Digitale con una serie di eventi che vedranno partecipi oltre 20.000 studenti italiani. 

«L’obiettivo - fa sapere Davide Dal Maso, membro del tavolo sulla cittadinanza digitale del Ministero dell’Istruzione - è diffondere un uso consapevole e proattivo del web tramite una serie di eventi che portino all’istituzione di una Giornata, il 22 ottobre, finalizzata a cambiare tante cose. Permetterebbe, infatti, ogni anno ai giovani di tutta Europa di approfondire nuove tematiche che costituiscono parte della loro quotidianità, ma che spesso vengono dimenticate da scuola e società in generale. Questo momento di ascolto - prosegue Dal Maso - ci è stato richiesto a gran voce da migliaia di giovani da tutta Europa ed è per questo che abbiamo lanciato la campagna #cittadinidigitali, promossa anche da RAI per il Sociale, ed una serie di iniziative come una live su Twitch con 3.000 studenti coinvolti, incontri nelle scuole in più di 5 Paesi Europei e un evento gratuito il 22 ottobre a Milano aperto a tutti coloro che lavorano col digitale.

Gli ultimi dati dell'Osservatorio del Movimento Etico Digitale

  • Come valuti la tua esperienza on-line, da solo o con altri utenti, tra social media, gaming, streaming ed altro?

Il 68% dei ragazzi italiani la valuta come positiva; il 29,9% né positiva né negativa e il 2,1% negativa o molto negativa. “Una percentuale molto alta di studenti descrive positivamente la propria esperienza on-line riconoscendo l’importanza della rete e le possibilità che questa ha da offrire per il loro presente e per il loro futuro. «Questo dato evidenzia l’importanza da parte degli adulti di costruire con i giovani un dialogo su questi temi evitando un atteggiamento giudicante, critico e che non li riconosce come potenziali cittadini attivi della rete», commenta Gregorio Ceccone, pedagogista del digitale e referente per l’Osservatorio Scientifico del Movimento Etico Digitale.

  • Sai cosa vuol dire essere un/a cittadino/a digitale?

ll 70,5% dei ragazzi italiani affermano di saperlo.

  • Se sì, spiega cosa vuol dire essere un/a cittadino/a digitale.

Emerge che solo il 32% dà una risposta corretta, mentre il 27% dà una risposta prevalentemente sbagliata e il 41% sbagliata. «Le risposte degli studenti nella maggior parte dei casi definiscono la cittadinanza digitale come la capacità di evitare pericoli on-line ma solamente una piccola parte sottolinea come il cittadino digitale competente sappia riconoscere e cogliere le opportunità che la rete offre.

Saper vivere e comprendere il digitale è una competenza decisiva per il futuro dei giovani italiani per sapersi porre in maniera competitiva nel mondo del lavoro del domani, sempre più connesso e sempre più esteso a livello globale», spiega ancora Ceccone.

  • Qualcuno ti ha insegnato ad essere un/a cittadino/a digitale?

Il 75,3% degli intervistati ha risposto negativamente.

  • Vorresti una Giornata Europea in cui parlare con coetanei da tutta Europa del mondo digitale?

Ben 81,4% dei giovani ha risposto positivamente. «Si rileva una richiesta di ascolto da parte dei ragazzi della Generazione Z. Il periodo affrontato negli ultimi 3 anni ha ridotto di molto le occasioni di socializzazione, relegandole agli strumenti digitali che hanno separato i giovani sia dai loro coetanei sia dalle generazioni adulte, aumentando maggiormente il divario già esistente. È necessario dare più possibilità ai giovani di esprimersi e di sentirsi ascoltati, in particolare sui temi connessi al digitale rispetto ai quali in pochi purtroppo hanno ricevuto consigli ed insegnamenti. Mettere i giovani al centro e renderli protagonisti per costruire una società migliore è lo scopo della Giornata Europea sulla Cittadinanza Digitale», sottolinea Davide Dal Maso.

Quali di questi temi ti stanno più a cuore?

Per i ragazzi italiani sono lotta al razzismo (47,6%), ecologia e cambiamenti climatici (42,8%), uguaglianza tra uomo e donna (40,8%), povertà nel mondo (36,8%), pericoli in rete (36,4%).

Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 08:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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