Le batterie esauste degli smartphone diventano smalti

Lunedì 10 Maggio 2021
Le batterie esauste degli smartphone diventano smalti

Una nuova vita per le batterie esauste degli smartphone, che da rifiuto diventano una risorsa preziosa per produrre smalti per colorare le piastrelle a beneficio dell'ambiente.

L'idea appartiene alla Spirit, azienda attiva da anni nei processi di riciclo di rifiuti industriali, che ha ottenuto il brevetto europeo (grazie al supporto di Fòrema), per riciclare l'80 per cento della massa delle batterie agli ioni di litio e NiMh, ricavandone ossidi destinati alla raffinazione di metalli e pigmenti inorganici.


IN DISCARICA
«Nel 2008 iniziai a vedere quante batterie finissero nelle discariche, il mercato dei cellulari stava crescendo e in Italia ancora non venivano separate», spiega Angelo Forestan, fondatore dell'azienda. «Ci sono voluti alcuni anni per studiare il processo di recupero e le modalità di selezione delle batterie dai consorzi e dalle aziende: Poi abbiamo dovuto apportare modifiche all'impianto e infine dare avvio alla produzione».


I COMPONENTI
Spirit recupera le batterie usate da smartphone, tablet, bici e auto elettriche, suddivise nei vari componenti, che nel processo sono separati, «generando quelle polveri catodiche composte da vari ossidi di metalli, che costituiscono il pigmento inorganico da cui sono ricavati gli smalti, usati nel settore manifatturiero per la colorazione delle piastrelle».


I VANTAGGI
L'innovazione di Spirit permette di sostituire prodotti puri per la colorazione, provenienti dalle miniere in Congo, con la polvere ricavata dalle batterie, con un duplice vantaggio. Per l'ambiente, perché le batterie anziché finire in discarica sono recuperate e «per le aziende di smalti che evitano d'importare metalli costosi come nickel e cobalto, acquistando le polveri in Italia».

Ultimo aggiornamento: 18:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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