L’università di Cambridge ha notato che i bambini sono sempre più maleducati e ne dà la colpa anche agli assistenti vocali come Alexa, Google Home e Siri, ai quali ci si può rivolgere senza chiedere per favore o dire grazie.
Tre milioni di famiglie hanno un genitore solo: il nucleo è sempre più monoparentale
LA QUOTIDIANITÀ ONLINE
Il fatto che quando ci si rivolge a Siri non bisogna ringraziare o chiedere per favore è ovviamente solo la punta dell’iceberg di un problema più vasto. I bambini finiscono con il percepire gli assistenti vocali come amici. Devono rivolgersi a loro salutandoli, dicendo ad esempio “Okay Google!”, e si sentono rispondere da una voce artificiale suadente. È inevitabile che un ragazzino finisca con l’antropomorfizzare la macchina, che diventa un essere umano con il quale non è necessario essere educati. Non solo: interagendo con l’intelligenza artificiale i bambini perdono la capacità di interpretare le sottigliezze comunicative del tono di voce e del linguaggio del corpo, e non ricevono risposte adeguate se si comportano in modo inappropriato. Alexa, Siri e Google Home sanno quasi tutto e ci semplificano la vita, anche troppo. Quando un bambino chiede loro un’informazione, riceve una risposta rapida e sintetica. Se la stessa informazione è chiesta ad un adulto, la sua risposta sarà molto più articolata, e verrà inserita in un contesto che valuta il modo di ragionare del bambino e lo aiuta nell’arricchimento della sua conoscenza.
DANNI ALLA PERSONALITÀ
Molti sociologi sono convinti che i dispositivi elettronici che usiamo stanno aumentando il livello di aggressività e di maleducazione nella nostra società. Online si dicono e scrivono cose che non si direbbero mai di fronte alla persona presa di mira. I social creano tribù di “amici” che si sostengono l’un l’altro con faccine e pollice ok anche quando viene usato un linguaggio aggressivo e scurrile che nel secolo scorso era vietato in ogni famiglia, pena severe punizioni. La maleducazione, scrive il dott. Arora, si diffonde oggi molto presto, perché i bambini vengono sempre più spesso lasciati soli davanti a dispositivi elettronici che non richiedono buone maniere per svolgere il loro lavoro. I confinamenti del Covid hanno accelerato il fenomeno e bisogna che i genitori intervengano prima che sia troppo tardi. Ma forse è già tardi: i ragazzi che vanno insieme a cena solo per consultare ognuno il proprio telefonino sono il segno più tangibile che qualcosa è già cambiato, e che stiamo perdendo la capacità di parlarci, di leggere il linguaggio del corpo e l’intonazione della voce, vale a dire le caratteristiche che hanno permesso dalla preistoria a oggi la convivenza tra gli esseri umani.
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