Provate a immaginare un tappeto color verde brillante che scivola lungo i canali di Venezia.
Avvicinatevi, e noterete su questo fazzoletto un ecosistema vivo, lo stesso che abita la gronda lagunare, fiorito all’improvviso sui tetti degli imbarcaderi della città e dei suoi vaporetti. Non è un paesaggio tratto da “Futurama” ma la boccata di respiro a pieni polmoni con cui l’intuizione di Anna Pellizzaro, veneziana di San Donà di Piave, ha vinto A4W – Angels For Women, il contest dedicato alle start-up al femminile all’interno della Treviso Creativity Week organizzata da “Innovation Future School”.
IL MESSAGGIO
Il progetto mostra quanto il verde pubblico influisca sul benessere psicofisico di ciascuno, «tanto più in una città candidata a Capitale mondiale della sostenibilità – sottolinea Anna – Con Marghera a due passi, non voglio cambiare il mondo ma i dintorni; la prima reazione post quarantena è stata riversarsi lungo argini e tra i campi, e allora mi sono chiesta come permettere a più individui possibili di fare esperienza del verde in una città che con i suoi alti palazzi, le calli strette e i numerosi ponti è verticale piuttosto che orizzontale». Rendendolo mobile e godibile da tutti questi punti di osservazione è stata la risposta. Dopo la selezione finale all’Arte e Laguna Prize 2020, il potenziale del progetto si è fatto più chiaro. «Ho continuato a svilupparlo con la Camera di Commercio di Treviso dov’ero in stage extra-curricolare. Seguivo la Creativity Week dall’ufficio comunicazione e leggendo il bando per candidarsi ho pensato: perché no? Il modello economico è tutt’ora in fase di sviluppo – prosegue – Sono in contatto con ragazzi di Conegliano che realizzano giardini verticali e con un esperto in gestione del passaggio generazionale. Con costi e benefici calcolati al centesimo, mi sto rivolgendo a incubatori di start up e seguendo il corso Garanzia Giovani». Oltre al supporto finanziario, c’è un salto culturale da introdurre. Le persone vedrebbero “sbocciare” alcune linee di vaporetto lungo i canali cittadini, e i tetti degli imbarcaderi farsi rigogliosi. «I bambini delle elementari potrebbero disegnare con la flora locale il giardino della fermata più vicina a scuola – aggiunge Anna – Quanto alla manutenzione, si tratterebbe di un’opportunità di lavoro in più».