Tu sei il futuro: passo dopo passo scopri le tue abilità tecnologiche e digitali

Mercoledì 15 Giugno 2022 di Paolo Travisi
Tu sei il futuro: passo dopo passo scopri le tue abilità tecnologiche e digitali

«That’s one small step for man, one giant leap for mankind».

Un piccolo passo che nel 1969 ha portato l’uomo all’esplorazione della Luna e che ora punta alla conquista di Marte. La celebre frase di Neil Armstrong, il primo astronauta a mettere i piedi sul suolo lunare, indica chiaramente che un semplice passo (step) è sempre l’inizio di qualcosa. E si chiama proprio Step, il nuovo spazio espositivo inaugurato da Fastweb in Piazza Adriano Olivetti a Milano, trasformata in Step FuturAbility District, per avvicinare i visitatori al futuro, che siano giovani ventenni, lavoratori adulti, o persone più avanti negli anni, perché la visione del futuro è differente per ognuno di noi. Un passo per connetterli con quella serie di piccole e grandi rivoluzioni digitali che stanno cambiando il nostro modo di lavorare, di studiare, di viaggiare, di fare esperienze, in una sola parola, di vivere. «Abbiamo scelto questo nome, Step perché vogliamo che i visitatori facciano un passo in avanti nella costruzione del loro futuro. Ma bisogna avere gli strumenti giusti per costruirlo e con questo progetto pensiamo di poter avvicinare le persone ad una maggiore comprensione della realtà che viviamo - spiega Cristina Paciello, direttrice di Step - Il nome è peraltro l’acronimo di sustainability, technology, empowerment, people, perché sono le persone al centro della loro storia».

CONNESSIONE

Infatti il messaggio principale che domina piazza Olivetti, è “Tu sei il futuro”, un’opera di arte contemporanea realizzata dallo studio Giò Forma, in acciaio specchiante che riflette l’immagine di un individuo, creando una profondità dove la persona rivede se stessa all’interno di questo messaggio. L’idea di Step, che risale a circa due anni fa, nella visione del ceo di Fastweb, Andrea Calcagno, sarebbe dovuto essere uno spazio permanente di connessione con il futuro. Così Paciello ha ideato una mostra che offre a ciascun visitatore un percorso esperenziale, con l’obiettivo di far nascere nel visitatore la consapevolezza della rivoluzione digitale che stiamo vivendo, e che allo stesso tempo è una vera rivoluzione culturale. Step propone 10 tappe con installazioni altamente tecnologiche in cui il visitatore dialoga con Forward, creatura virtuale e guida vocale, che scandirà le dieci tappe dell’itinerario della durata di circa 45 minuti, in cui l’utente non sarà un semplice spettatore passivo, ma un esploratore attivo di un flusso di informazioni e contenuti stimolanti grazie all’interazione tramite un’app sul proprio smartphone. «Abbiamo lavorato - spiega Paciello - sull’applicazione per circa due anni, con l’idea di offrire alla persona, la possibilità di ricevere stimoli ed allo stesso tempo dare informazioni ad un algoritmo, costruito con un team di professori dell’Università Milano Bicocca, che riceve feedback sugli interessi della persona verso il futuro, informazioni sulla sua età e sulle competenze digitali, per alimentare in tempo reale il suo profilo, con l’obiettivo ultimo, una volta giunti al termine dell’installazione 10, di dare a ciascuno la FuturAbility, ovvero un profilo personalizzato sulla propria attitudine al futuro».

UN INPUT DIFFERENTE

Ogni installazione, dunque, un input differente, una visione sul futuro, uno stimolo per riflettere, alla scoperta dei temi legati al futuro digitale.

D’altronde temi e termini come intelligenza artificiale, 5G, Internet of things, cloud, machine learning, fanno ormai parte del vocabolario collettivo, e sono allo stesso tempo, processi di una cambiamento in corso sia tecnologico, che sociale, collegati anche ad uno dei grandi temi del nostro tempo, la cura del pianeta, la sostenibilità ambientale. Infatti solo uno uso consapevole delle tecnologie, frutto del progresso scientifico e dell’intelligenza umana, potrà aiutarci a preservare la terra dai cambiamenti climatici in corso. E se il futuro non può essere respinto, non solo per l’inarrestabile scorrere del tempo, allora cercare di comprenderlo, ha un senso che va oltre l’età anagrafica, le aspirazioni professionali o i desideri personali. Futuro è semplicemente il giorno dopo di oggi, quindi la vita di ognuno. «Alla fine di Step, ognuno potrà accedere all’app anche nei mesi successivi dove ritroverà tutti i contenuti del percorso, ma soprattutto i consigli che ha ricevuto in base al suo profilo ed alle sue competenze, i cosiddetti Next step» aggiunge ancora Paciello.

ETICA E ALGORITMI

 Infatti il viaggio in Step non si conclude al termine della visita, ma al contrario può diventare il punto di partenza per nuove possibilità di crescita individuale grazie ai workshop, ai corsi universitari, alle letture o ai film. Strumenti pensati come arricchimento personale ed allenamento per il futuro che ci attende. Oltre la mostra di piazza Olivetti, nel corso dell’anno, Step offrirà 60 appuntamenti gratuiti sia nella sua sede sia alla Fastweb Digital Academy o via streaming, suddivisi in diversi filoni e curati da professionisti in vari ambiti, dall’etica all’architettura, dagli algoritmi alle nuove professioni.

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Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 11:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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