Tecnologia, l'italiana Corticale dribbla Neuralink di Musk: ecco la startup che punta a curare il cervello

Mercoledì 4 Agosto 2021
Tecnologia, l'italiana Corticale dribbla Neuralink di Musk: ecco la startup che punta a curare il cervello

È l'anno dell'Italia non ci resta che dirlo. La stangata stavolta tutta azzurra arriva nel campo della tecnologia. Si chiama Corticale ed é la nuova startup italiana nata all'Iit di Genova che promette di volere studiare e curare il cervello con una precisione molto spinta superando, anzi dribblando la Neuralink di Elon Musk nell'osservazione del nostro organo più misterioso. Corticale é figlia della ricerca del team guidato da Luca Berdondini di Microtechnology for Neuroelectronics dell'Istituto Italiano di Tecnologia e opera nel settore della neuroelettronica, l'obiettivo della startup tricolore é fornire gli strumenti per 'ascoltarè il cervello come mai è stato fatto prima. La neonata azienda, che ha aperto la sua sede a Genova, ha iniziato l'attività grazie al finanziamento di 2 milioni di euro di Giuseppe Santella, visionario imprenditore italiano, un top manager con trentennale esperienza che ora entra a far parte della start- up in qualità di co-fondatore e presidente. Il primo traguardo che Corticale punta a raggiungere é di portare sul mercato la tecnologia Sinaps (Simultaneous Neural Recording Active Pixel Sensor technology) che «fornisce nuove opportunità per lo studio del funzionamento del cervello con applicazioni in campo diagnostico, terapeutico e farmacologico».

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Sinaps è una tecnologia che si rivolgerà inizialmente alle aziende top nel campo della neuroelettronica e ai centri di ricerca a livello mondiale e da Corticale assicurano che sarà disponibile entro fine 2021. L'Istituto di Genova anticipa che successivamente, nei prossimi anni, questa tecnologia sarà accessibile anche al comparto clinico ed ospedaliero per casi di studio specifici, così da portare Sinaps a vantaggio del maggior numero di pazienti possibile. Luca Berdondini, responsabile del team Iit Microtechnology for Neuroelectronics e consulente scientifico di Corticale, spiega che quello che sta per concretizzare la startup italiana «é di fatto un salto in avanti tecnologico che cambia le carte in tavola e apre nuove prospettive offrendoci un grado di definizione dei meccanismi di comunicazione tra le cellule nervose senza precedenti.

Un pò come quando siamo passati dai sistemi analogici ai digitali o dagli schermi a tubo catodico a quelli ultra piatti e full Hd». Tra gli obiettivi che si vogliono raggiungere con le tecnologie sviluppate da Corticale ci sono anche la diagnosi e la terapia di malattie come l'epilessia, l'Alzheimer e il Parkinson.

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Il team della startup è composto, oltre dal co-fondatore finanziatore Giuseppe Santella in qualità di presidente e amministratore delegato, dai tre soci co-fondatori tecnologici: Fabio Boi, ingegnere robotico e Direttore Tecnologico Cto, Gian Nicola Angotzi, ingegnere elettronico e Direttore Scientifico Cso, e Luca Berdondini, ingegnere in microtecnologia applicata alle neuroscienze e consulente scientifico. Il team ha già reclutato i suoi primi collaboratori per lo sviluppo della linea produttiva, la divisione di R&D e per l'amministrazione e offrirà diverse opportunità di lavoro già a partire dal prossimo anno. Dall'Iit fanno sapere che Corticale prevede di raggiungere il break-even nel giro dei prossimi tre anni durante i quali svilupperà un portfolio di nuove tecnologie nel campo delle neuroscienze che saranno al centro di strumentazioni per «diagnosi, monitoraggio e terapia del prossimo futuro ad esclusivo beneficio dei pazienti». La tecnologia sviluppata dai laboratori Iit e ora portata sul mercato da Corticale con il nome di Sinaps permette di realizzare dispositivi impiantabili dotati di migliaia di sensori neurali e grandi quanto un capello. Gli esperti di Corticale spiegano che ogni dispositivo consente di registrare - ascoltare - l'attività bioelettrica di un numero incredibilmente elevato di neuroni in diversi circuiti cerebrali. Il flusso di dati cerebrali catturato da questi dispositivi ad altissima risoluzione potrà essere acquisito ed analizzato ed «offrirà un accesso completamente nuovo per studiare i principi del funzionamento e delle patologie del cervello e nuove opportunità per lo sviluppo di dispositivi medici bio-elettronici per la diagnosi e la terapia di malattie come epilessia, Alzheimer e Parkinson». 

Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 10:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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