Sicurezza stradale, obiettivo zero vittime: i giovani ambasciatori della sosteninilità nei trasporti

Mercoledì 14 Dicembre 2022 di Giorgio Ursicino
Sicurezza stradale, obiettivo zero vittime: i giovani ambasciatori della sosteninilità nei trasporti

Per la sicurezza stradale i giorni scorsi sono stati particolarmente drammatici.

Diversi incidenti, infatti, si sono fatti largo addirittura nell’apertura dei telegiornali per la violenza degli impatti e per la conseguente perdita di vite umane.

Spesso giovanissime. Le cause sempre le stesse, le conosciamo da tempo: velocità troppo elevata, guida in stato di alterazione per alcol o droghe, distrazione, scarsa valutazione delle conseguenza dovuta all’inesperienza. Eppure, negli anni, i veicoli hanno fatto enormi passi avanti, sia dal punto di vista della sicurezza passiva che di quella attiva. Con la diffusione sempre maggiore di dispositivi elettronici di ausilio alla guida che, un giorno, dovrebbero portare all’auto completamente autonoma. Forse per questo che ha avuto i riflettori particolarmente puntati addosso la presentazione dell’annuale del rapporto DEKRA sull’argomento che, nell’attuale edizione, è focalizzato proprio sulla “Mobilità dei giovani”. Un problema che è anche una grande opportunità secondo Toni Purcaro, presidente della filiale italiana della multinazionale ed “Head of DEKRA Region Central East Europe & Middle East”.

VISIONE DIFFERENTE

Alle tradizionali criticità che accompagnano la crescita dei neopatentati, si affiancano infatti una diversa visione della mobilità, il tramonto della vettura come status symbol e, soprattutto, un più profondo feeling con le nuove tecnologie visto che le nuove generazioni sono native digitali. «La considerazione del veicolo è sempre più legata al concetto di mobilità, che include tutti i mezzi necessari a finalizzare uno spostamento dal luogo di origine a quello di destinazione - ha spiegato Purcaro presentando il dossier presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica - in tale contesto va inquadrata questa edizione del Rapporto. I giovani possono essere attori protagonisti della sostenibilità e diventare ambasciatori della sicurezza sulle strade». Una visione che rappresenta un enorme passo avanti: trasformare il lato vulnerabile della filiera in un vero testimonial virtuoso. Un rovesciamento del punto di osservazione. Il numero uno di DEKRA Italia va ancora più in profondità nella sua relazione alle Istituzioni: «Le nuove generazioni sono native digitali, organizzano le loro attività usando piattaforme che li connettono al resto del mondo e vivono la mobilità come servizio. La sicurezza stradale, quindi, si manifesta nel comportamento di chi guida, nella sicurezza del mezzo e delle sue connessioni, nella infrastruttura “intelligente” e, prima ancora, in buono stato». Il manager conclude sui temi che conosce più a fondo, quello sui mezzi di trasporto e la loro efficienza: «I veicoli, ovvero auto, moto, scooter, biciclette, monopattini, superato il concetto di possesso, passano da un utilizzatore all’altro, per cui il loro stato d’uso, per garantirne la sicurezza, necessita di una verifica costante e non solo periodica». Quindi è sui ragazzi che dobbiamo concentrarci visto che a livello mondiale, nell’età fra i 5 e i 29 anni, gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte.

I DATI

Comunque il rapporto provvisorio dell’Istat, nel semestre da gennaio a giugno di quest’anno, evidenzia che i dati sulla viabilità sono tutti peggiorati in Italia rispetto allo stesso periodo del 2021: 81.437 incidenti con lesioni a persone (+24,7%), le vittime sono state 1.450 (+15,3%) e i feriti 108.996 (+25,7%). Il Rapporto DEKRA spiega che in Europa gli impatti che coinvolgono persone nella fascia d’età 18-24 anni causano nel 64% dei casi la morte del guidatore o del passeggero al suo fianco, rispetto al 44% nella popolazione complessiva. I giovani sono anche i più propensi a lasciare con frequenza l’auto per migliorare le condizioni del traffico: il 42% utilizza più volte alla settimana anche i mezzi di trasporto pubblici come bus e treno. Inoltre, il 32% sale più volte alla settimana in sella alla classica bicicletta o alla pedelec. Questa tendenza risulta accentuata soprattutto nelle aree urbane, da una parte per la disponibilità di offerte di car sharing, noleggio di scooter elettrici e servizi di trasporto pubblico locale, dall’altra anche in ragione della scarsità di parcheggi. All’evento hanno preso parte il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il suo vice Galeazzo Bignami e l’assessore alla Mobilità della Capitale Eugenio Patanè. Il Ministro si è dimostrato sensibilissimo al problema ed, oltre ad illustrare alcune situazioni proponendo soluzioni, ha annunciato che già la prossima settimana convocherà un tavolo per adeguare il Codice della Strada ai tempi che cambiano.

Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre, 10:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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