Mondiali Qatar 22: dal robot sottomarino agli anti-droni la difesa è azzurra

Mercoledì 19 Ottobre 2022 di Andrea Sorrentino
Mondiali Qatar 22: dal robot sottomarino agli anti-droni la difesa è azzurra

L'orice d’Arabia è l’antilope del deserto, ha la capacità di trascorrere lunghi periodi in condizioni ambientali estreme: anche per questo è l’animale simbolo del Qatar.

Per simpatia con l’ospite, e con l’auspicio di integrarsi perfettamente con la nazione che ospiterà i Mondiali di calcio, è stata denominata “Orice” anche l’operazione militare dell’Esercito italiano durante la manifestazione. Com’è tristemente noto dallo scorso marzo, l’Italia non sarà rappresentata alla World Cup, ed è la seconda volta consecutiva per il nostro calcio.

Ma ci sarà molta Italia lo stesso, grazie al nostro contingente militare.

LO SCHIERAMENTO

È già iniziato in Qatar lo schieramento della Task Force: comprende 560 militari delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri. Il loro compito è supportare l’esercito qatariota nei sistemi di difesa e di sicurezza dei Mondiali, ricorrendo alle nostre tecnologie militari: sono presenti anche i contingenti di Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Pakistan e Turchia. Con l’arrivo sul Golfo di quasi due milioni di tifosi, sarà necessario estendere al massimo l’attenzione. Il comando sul terreno dell’intera operazione è affidato al Generale di Brigata Giuseppe Bossa, comandante della Brigata “Sassari”. Tra le attività in cui saranno coinvolti i nostri militari c’è la fondamentale difesa CBRN, ossia quella che riguarda le possibili minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari. Verranno schierate in tal senso unità cinofile e specialistiche EOD, ossia gli artificieri. Ma verranno battute anche le acque territoriali e quelle internazionali al largo di Doha, in caso di possibili attacchi navali o sottomarini: la Marina Militare si presenta con il Pattugliatore Polivalente d’Altura Thaon di Revel, mentre per la difesa sottomarina in prossimità della costa verrà schierato un “Autonomous Underwater Vehicle” del tipo Remus, ossia un sottomarino autonomo, un robot subacqueo che può portare a termine una missione senza essere collegato via cavo. Ma ce n’è anche per lo spazio aereo, ovviamente, da monitorare costantemente. L’Aeronautica Militare contribuirà al controllo dei cieli, per contrastare il possibile uso di droni e micro droni, con un “Counter Unmanned Aerial Anti-Drone System”, sistemati a terra, con dei disturbatori di frequenze portatili. Si cerca insomma di garantire il controllo dei cinque domini: terra, mare, cielo, spazio e cyber. Tutte le attività saranno svolte sotto il coordinamento del Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa, guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo. Sostanzialmente, il Comando assolve alle funzioni di organismo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa per la pianificazione, la coordinazione e la direzione delle operazioni e delle esercitazioni militari in ambito nazionale e internazionale.

IL SUPPORTO

 Il tutto servirà ad assistere le Forze Armate del Qatar nella vigilanza della sicurezza ai Mondiali, per i quali una certa preoccupazione c’è, vista la particolarità del territorio e della situazione geopolitica nell’area. I militari italiani saranno pronti a intervenire, in supporto e su richiesta delle autorità del Qatar, in situazioni di emergenza o in caso di atti ostili che possano minacciare le infrastrutture considerate più critiche: stadi, porti, aeroporti, complessi industriali, centri commerciali e luoghi affollati. Il contingente italiano è pronto, come anche le altre forze armate internazionali chiamate a contribuire alla sicurezza dell’evento. Sarà un grande Mondiale.

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Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 18:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA