Eni, Marghera e Gela bioraffinerie: esempi green della decarbonizzazione

Mercoledì 14 Dicembre 2022 di Francesco Bisozzi
Eni, Marghera e Gela bioraffinerie: esempi green della decarbonizzazione

Biocarburanti sempre più avanzati per decarbonizzare i trasporti.

Eni punta sulle bioraffinerie di Venezia e Gela. Quella di Porto Marghera, in esercizio dal 2014, rappresenta il primo esempio al mondo di conversione di una raffineria di petrolio in bioraffineria per la produzione di biocarburanti idrogenati ottenuti da materie prime biogeniche. Mentre nella bioraffineria di Gela, operativa dal 2019, è stato avviato e collaudato nel 2021 il nuovo impianto Btu, acronimo che sta per Biomass Treatment Unit, l’unità che consente alla bioraffineria di utilizzare fino al 100% di biomasse di scarto. Inoltre, nell’ottobre 2022 Eni ha definitivamente concluso l’approvvigionamento di olio di palma in uso nelle due bioraffinerie.

Così ora entrambe le fabbriche sono palm oil free e alimentate quasi esclusivamente da oli vegetali usati e di frittura, grassi animali, oli estratti da colture in terreni marginali non in competizione con la filiera alimentare per la produzione di biocarburanti, HVOdiesel, bio-GPL, di bio-jet e di bio-nafta destinata alla filiera della chimica.  Risultato? Entro il 2025 Eni raddoppierà la capacità delle proprie bioraffinerie fino a raggiungere 2 milioni di tonnellate prodotte l’anno, che diventeranno 6 milioni nel 2035.

GLI STEP

Più in generale, Eni prevede il raggiungimento della carbon neutrality al 2050 attraverso un percorso di decarbonizzazione che punta a ridurre le emissioni generate lungo l’intero ciclo di vita dei suoi prodotti. Le recenti crisi pandemica, economica ed energetica hanno evidenziato tutte le criticità dell’approccio ideologico al percorso di decarbonizzazione e transizione ecologica. Per questo motivo il Cane a sei zampe ha optato per un approccio olistico che, basandosi sul principio della neutralità tecnologica, combina tutte le soluzioni (biocarburanti, elettrico, idrogeno e biometano) in maniera sinergica e complementare per ottenere la decarbonizzazione del settore dei trasporti anche nei suoi ambiti cosiddetti “hard to abate”, come la trazione pesante e l’aviazione. Decisivo in questo contesto il ruolo dei biocarburanti, dal momento che rappresentano un vettore energetico prezioso per dare un contributo concreto e immediato alla riduzione delle emissioni di gas serra nel settore trasporti. Non solo. I biocarburanti accompagnano anche il progresso e la diffusione di altre tecnologie come l’elettrico e l’idrogeno e lo sviluppo delle relative infrastrutture di distribuzione. La conversione delle raffinerie di Venezia e Gela in bioraffinerie è stata resa possibile pure dalle innovazioni di Eni in ambito tecnologico. È il caso di Ecofining, tecnologia proprietaria sviluppata in collaborazione con Honeywell-UOP, grazie alla quale è possibile trasformare materie prime di origine biologica in biocarburanti, in particolare nel biocarburante di alta qualità HVO (hydrotreated vegetable oil). Addizionato al gasolio, il biocarburante HVO dà vita a Eni Diesel+, il carburante premium di Eni, ma il prodotto è anche disponibile in purezza per consentire il massimo della riduzione di CO2. La multinazionale guidata da Claudio Descalzi è l’unico produttore italiano di olio vegetale idrogenato e uno dei tre in Europa. Più nel dettaglio, l’HVO puro al 100% consente di abbattere le emissioni di CO2 (calcolate lungo tutto il ciclo di vita) tra il 60 e il 90% rispetto al mix fossile di riferimento. Eni ha poi siglato accordi e partnership finalizzati alla valorizzazione delle biomasse da scarti e rifiuti per utilizzarli come feedstock per la produzione di biocarburanti HVO. Il Cane a sei zampe sta sviluppando una rete di agri-hub nei Paesi africani e ha già sottoscritto accordi in Kenya, Benin, Congo, Angola, Mozambico, Costa d’Avorio, Ruanda. Sono stati anche avviati studi di fattibilità in Kazakistan e in Italia. L’obiettivo è di coprire così il 35% dell’approvvigionamento delle proprie bioraffinerie entro il 2025.

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Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 10:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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