Arriva la cometa di Natale, si chiama 46P/Wirtanen. «Sarà visibile dall'Italia»

Giovedì 22 Novembre 2018 di Enzo Vitale
Nella foto di archivio una cometa

«Vanno, vengono...per una vera mille sono finte e si mettono li tra noi e il cielo per lasciarci soltanto una voglia di pioggia». De Andrè si riferiva alle nuvole, ma il ritornello ben si addice ad un'altra vera e propria sorpresa che arriva anch'essa dal cielo: la cometa 46P/Wirtanen. Attualmente è visibile solo dall'emisfero meridionale, ma durante e dopo il periodo delle Festività passerà il “confine” e dovrebbe essere visibile anche alle nostre latitudini. Il condizionale è obbigatorio in quanto questi corpi celesti sono alquanto bizzosi, ma il popolo degli astrofili è in fermento visto che la cometa, dalle osservazioni al telescopio di questi ultimi giorni, potrebbe essere osservata anche ad occhio nudo.


(Il percorso della cometa, massimo avvicinamento alla Terra  il 16 dicembre)

COME E DOVE OSSERVARE
Il giorno del massimo avvicinamento al nostro pianeta sarà domenica 16 dicembre, la 46P/Wirtanen si troverà a poco più di 11 milioni di chilometri, più o meno trenta volte la distanza tra la Terra e la Luna. Per osservarla bisognerà puntare o sguardo verso Est, nella costellazione del Toro, più esattamente in direzione dell'ammasso delle Pleiadi. Però non ci illudiamo, nulla di certo, restiamo lo stesso fiduciosi visto chegli esperti dono pressochè sicuri che l'oggetto celeste sarà visibile ad occhio nudo. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco, e in questa occasione la delusione consisterà nel fatto che della cometa non si vedrà la coda per una questione di carattere prospettico. Nei prossimi giorni, comunque, vedremo come si evolverà la situazione.

LE PRIME IMMAGINI
Tra i primi in Italia a immortalare la cometa, seppur con un telescopio remoto dei cieli australi, è stato Rolando Ligustri, un astrofilo friulano molto attivo nel campo dell'astrofotografia. La foto in alta definizione è visibile qui


(La foto della cometa immortalata dall'astrofilo Rolando Ligustri)

UN PO' DI STORIA
L'oggetto deve il suo nome all'astronomo statunitense Carl Wirtanen che la scoprì il il 17 gennaio 1948 osservando una lastra fotografica catturata dal telescopio del Lick Observatory.  «Questa cometa -spiega nel suo Blog Albino Carbognani, astronomo all’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta (OAVdA)-, percorre un’orbita coincidente con l’orbita del pianeta Giove. In effetti si tratta di un membro della Jupiter Family Comets (JFC). Le comete della famiglia di Giove sono chiamate così perché, periodicamente, questi corpi interagiscono gravitazionalmente con questo pianeta che ne condiziona il movimento attorno al Sole. In generale, le comete di questa famiglia hanno periodi inferiori a 20 anni. La Wirtanen continua- ha un periodo orbitale di soli 5,44 anni eche passa frequentemente al perielio che cade a 1,055 UA dal Sole, ossia vicinissimo all’orbita della Terra! Non solo è una cometa della JFC ma si tratta anche di un near-Earth object: la MOID (Minimum Orbit Intersection Distance) con la Terra è di soli 0,069 UA, ossia 10,3 milioni di km. Il nucleo di questa cometa è piuttosto piccolo, ha un diametro stimato di circa 1,2 km, quindi non si tratta di una cometa appariscente come la Hale-Bopp. Nel passaggio al perielio di quest’anno però si troverà molto vicina alla Terra, di conseguenza supererà lo soglia della visibilità ad occhio nudo, diventando la “cometa di Natale».












enzo.vitale@ilmessaggero.it

 

Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 14:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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