BlackFriday, sconti e promozioni ma attenti: «Ribassi non sempre reali»

Martedì 20 Novembre 2018
Black Friday, occhio alle promozioni: «Non sempre gli sconti sono reali»
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Black Friday attenti: non sempre gli sconti sono reali, approfittarne va bene ma a patto che si tratti di autentiche promozioni. È l'allarme lanciato dall'Unione Nazionale Consumatori, che tramite il suo presidente Massimiliano Dona lancia l'allerta sugli sconti dell'ultimo weekend i novembre sui più popolari siti di e-commerce ma anche in alcuni negozi fisici. «Da anni il Black Friday dagli Stati Uniti ha preso piede anche da noi, ma purtroppo non sempre si tratta di veri affari perché spesso le offerte sono convenienti soltanto sulla carta», afferma l'avvocato Dona.

«Intanto sarebbe bene non chiamarlo Black Friday visto che gli sconti durano più giorni, in alcuni casi per tutto il week end, in altri addirittura una settimana. E bene poi fare attenzione: non mancano infatti le segnalazioni ai nostri sportelli di offerte gonfiate così da farle apparire scontate (esattamente come fanno i commercianti scorretti durante i saldi). Sarebbe bene controllare i prezzi dei prodotti a cui si è interessati prima e dopo l’inizio delle promozioni e non farsi attrarre da scontistiche troppo accattivanti, spesso nascondono delle insidie». 

Altro caso sempre più frequente riguarda le famose promozioni “fino a esaurimento scorte” per le quali è molto più facile restare a bocca asciutta che cogliere l’affare. «I venditori si difendono imputando il disservizio al grande successo di questo tipo di iniziative - aggiunge il Presidente Dona - ma ricordiamo che sono da ritenersi messaggi pubblicitari ingannevoli, e per questo soggetti alla censura dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, le promozioni a fronte delle quali ci sia una insufficiente disponibilità di prodotti in offerta». 

«Infine anche in questi giorni nell’acquistare online ricordate di avere cura dei vostri dati - conclude Dona - ne abbiamo parlato recentemente al nostro Premio Vincenzo Dona dedicato appunto all’intelligenza dei dati e sul punto si è espresso in maniera inequivocabile il Garante privacy: i consumatori devono poter navigare liberamente su un sito di e-commerce senza essere obbligati a rilasciare il consenso per finalità di marketing e promozione commerciale. Tanto più che il consenso deve essere libero: non si può obbligare l’utente a ricevere pubblicità solo per accedere alla vetrina online di un sito internet».

 
Ultimo aggiornamento: 16:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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