Djokovic lascia l'Atp e presenta la sua nuova associazione, Nadal e Federer contrari

Domenica 30 Agosto 2020
Djokovic lascia l'Atp e presenta la sua nuova associazione, Nadal e Federer contrari

Lo strappo è cosa fatta: il 'dissidentè Novak Djokovic archiviata la pratica Raonic con la conquista del Masters 1000 di Cincinnati, annuncia la nascita di una nuova associazione di giocatori, in antitesi all'Atp. Un post su Instagram con la foto di un gruppo di giocatori su un campo di Flushing Meadows - dove si è concluso il torneo di Cincinnati e da domani prenderà il via l'Us Open - e poi la conferenza stampa post finale sono stati i momenti scelti dal serbo per annunciare la sua nuova battaglia che non è piaciuta ai rivali di sempre, Roger Federer e Rafa Nadal che, invece, sostengono l'Atp e hanno invitato all'«unità».

Dopo le polemiche per il suo scetticismo sulle misure antipandemia e l'organizzazione, senza precauzione, dell'Adria Tour con il contagio dello stesso Djokovic (e la moglie), il suo allenatore, altri due big della racchetta come il bulgaro Grigor Dimitrov (con il suo allenatore), il croato Borna Coric, e altri addetti, il serbo scende in campo nella 'politica tennistica« e dà alla luce la nuova associazione .
«Non è un sindacato.

Non stiamo organizzando boicottaggi. Non stiamo formando circuiti paralleli» ha spiegato Djokovic nella conferenza stampa dopo la vittoria su Raonic.

«Dopo il successo dell'incontro di oggi, siamo lieti di annunciare l'istituzione della Professional Tennis Players Association (PTPA)», ha scritto il serbo su Instagram. Il canadese Vasek Pospisil, membro dell'ATP Players Council, e ritenuto con Djokovic tra i promotori dell'iniziativa, era uscito allo scoperto venerdì scorso annunciando le sue dimissioni. Un progetto, quello presentato da Djokovic che ha radici lontane come ha sottolineato lo stesso serbo in una lettera inviata ai tennisti nei giorni scorsi e nella quale sottolinea che «non cerchiamo il conflitto, ma c'è bisogno di una più forte rappresentanza dei giocatori«. Djokovic ha sottolineato che la nuova associazione »può e deve coesistere all'inizio con l'ATP». E proprio ieri l'ATP aveva diffuso una nota nella quale criticava l'iniziativa prima ancora che si concretizzasse: «Riconosciamo le difficoltà che i nostri membri devono affrontare nelle circostanze attuali, ma crediamo fermamente che sia tempo di mostrare unità, piuttosto che divisioni interne».

A sostegno dell'Atp si sono schierati Nadal e Federer.
«Penso che viviamo in un tempo in cui dobbiamo mantenere la calma e lavorare tutti insieme nella stessa direzione. E' ora di unire, non di dividere», ha twittato lo spagnolo, numero 2 del mondo. «Tutti noi, giocatori, tornei e organi di governo dobbiamo lavorare insieme». Un punto di vista condiviso da Roger Federer. «Sono d'accordo Rafael Nadal. Questi sono tempi incerti e difficili, ma credo che sia essenziale per noi rimanere uniti come giocatori e come sport, per preparare al meglio la via da seguire». , ha twittato lo svizzero, che detiene il record di vittorie del Grande Slam (20 incoronazioni). Djokovic però non si ferma: «Capisco che alcuni di loro hanno opinioni diverse e non pensano che sia il momento giusto - ha sottolineato - Legalmente, abbiamo tutto il diritto di formare l'associazione di giocatori. Questo non è un sindacato. Non chiediamo boicottaggio. Non stiamo creando un circuito parallelo».

Ultimo aggiornamento: 18:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA