Roland Garros, trionfa il tennis azzurro: dopo Sinner, ecco il successo di Cobolli tra gli Juniores

Domenica 11 Ottobre 2020 di Guido Frasca
Roland Garros, trionfa il tennis azzurro: dopo Sinner, ecco il successo di Cobolli tra gli Juniores

Sinner e Musetti? Solo per citare i più giovani. Non solo: è davvero il grande momento del tennis italiano, anche a livello junior. Flavio Cobolli, 18 enne romano, in coppia con lo svizzero Dominic Stephan Stricker, ha sconfitto per 6-2 6-4 i brasiliani Oliveira e Rodrigues aggiudicandosi il titolo di doppio junior al Roland Garros. E’ il quinto successo conquistato da un azzurrino, il secondo sulla terra rossa parigina: in passato c’erano riusciti Diego Nargiso agli US Open 1987 al fianco del croato Ivanisevic, Daniele Bracciali agli Australian Open 1996 in coppia con il canadese Robichard, Thomas Fabbiano sempre al Roland Garros nel 2007 con il bielorusso Karatchenia e Matteo Trevisan ancora nel 2007 a Wimbledon al fianco dello spagnolo Lopez. 
TRA PALLONE E RACCHETTA
Cobolli c’era andato vicino già lo scorso anno sempre al Roland Garros. Aveva raggiunto i quarti in singolare e la finale in doppio, sempre insieme a Stricker, perdendola. Il tennis, tuttavia, non ha fatto parte sin da subito della sua vita. Cresciuto con il pallone tra i piedi, nel mito di Daniele De Rossi, ha un passato da terzino destro nelle giovanili della Roma. Ha praticato entrambe le discipline fino ai 13 anni, quando ha dovuto scegliere la propria strada. Il cuore ha optato per il tennis: «Il pallone era la mia vita - ha raccontato Flavio in passato - ed ero fortunato a poter giocare nella mia squadra del cuore, ma avevo voglia di una nuova sfida. Mi chiamò Bruno Conti per dirmi che avrei avuto un anno di tempo per scegliere cosa fare del mio futuro, ma dentro di me la decisione era presa. Avrei giocato a tennis». Tornava a casa, cenava e si piazzava immediatamente davanti a SuperTennis Tv.  
IL PADRE COACH
«Io amo le sfide - spiega Flavio - diventare un professionista nel circuito Atp è complicatissimo. Seguirò sempre il calcio e la Roma, ma da semplice tifoso, perché nel mio futuro c’è solamente il tennis. Il mio idolo è Djokovic». Cobolli junior è cresciuto al Tennis Club Parioli, circolo per il quale ha disputato tutte le gare a squadre, compresa la serie A1. Da circa due anni, però, ha scelto di seguire papà Stefano, ex tennista professionista n.236 Atp, a Bel Poggio, dove è sorta la Rome Tennis Academy, un’oasi di campagna lontana dal caos della città nei pressi di Settebagni inaugurata nel dicembre 2018. Su quei campi, quando è a Roma, si allena anche Matteo Berrettini. Quella fra padre e figlio, nella veste rispettivamente di allenatore e giocatore, è una strada fatta di tanti “pro”, ma lastricata anche da tanti “contro” e papà Stefano lo sa bene. «Una sfida che ci ha consegnato una nuova consapevolezza e mi ha fatto conoscere aspetti del carattere di Flavio», sottolinea. Come sanno, entrambi, che l’avventura è appena cominciata: di recente Cobolli (è n.525 del ranking Atp) ha strappato un set al top 100 tedesco Koepfer nelle qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia.
IL TRIS
A completare la grande giornata del tennis italiano al Roland Garros è arrivato anche il successo nel doppio femminile junior.

Nella sfida per il titolo Eleonora Alvisi, 17enne di Barletta, e Lisa Pigato, 17enne bergamasca, si sono imposte per 7-6 (3) 6-4 sulle russe Maria Bondarenko e Diana Shnaider, quinte favorite del seeding. E’ il terzo titolo vinto in doppio da azzurrine a Parigi dopo quelli conquistati da Alice Canepa e Giulia Casoni nel 1996 e da Flavia Pennetta e Roberta Vinci nel 1999.

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