Kyrgios choc: «Ho problemi mentali». A processo per violenza sull'ex compagna, si difende così per evitare il carcere

Venerdì 7 Ottobre 2022 di Vincenzo Martucci
Kyrgios choc: «Ho problemi mentali». A processo per violenza sull'ex compagna, si difende così per evitare il carcere

Che Nick Kyrgios avesse problemi mentali l'avevano ipotizzato in tanti. Ma è diventata ufficiale quando il suo avvocato l'ha sposata come tesi difensiva nella causa per violenze domestiche della ex fidanzata, Chiara Passari. E la proporrà in tribunale il 3 febbraio 2023, subito dopo gli Australian Open, insieme alle debite valutazioni specialistiche, per evitare all'istrionico e irruento tennista 2 anni di detenzione. Aprendo però un pericolosissimo fronte su un tema così delicato che sfocia nel drammatico fenomeno del femminicidio. Mentre il finalista dell'ultimo Wimbledon, guarito dai problemi che l'avevano afflitto dal 2015, ringrazia proprio la sua ultima fiamma, Costeen Hatzi, e decide di allungarsi clamorosamente la stagione agonistica partecipando al torneo di Tokyo e poi anche a Basilea e Parigi-Bercy.

Confidando di qualificarsi alle ATP Finals di Torino non solo in doppio dov'è già promosso di diritto insieme all'amico Kokkinakis, ma anche in singolare. Perché potrebbe acciuffare in extremis un posto fra in magnifici 8.

RIPARTENZA

Secondo la querelante, Kyrgios l'avrebbe percossa nel dicembre scorso mentre erano bloccati in 10 giorni di quarantena ad Adelaide al rientro in Australia. La ragazza avrebbe scoperto una presunta infedeltà di Nick e i clienti dell'albergo dove si trovava la coppia, preoccupati dagli schiamazzi e dalle grida, hanno chiesto l'intervento della polizia. Che li ha segregati in due stanze diverse. Tralasciando i termini coi quali Nick ha salutato la ex compagna sui social, resta il nuovo Kyrgios che da quel momento si è allenato seriamente forse per la prima volta in vita sua, dandosi obiettivi precisi, impegnandosi con continuità, e rilanciando a 27 anni la sua carriera. Così, ha preso coraggio con la finale dei Championships, dove si è arreso solo a Djokovic, a Washington ha vinto il primo torneo in 3 anni, quindi, agli US Open, si è arreso nei quarti a Khachanov al quinto set, ma ha masticato amaro come mai gli era successo. E, soprattutto, come mai aveva ammesso apertamente. Evidenziando quell'orgoglio che il mitico connazionale Rod Laver, l'unico della storia ad aggiudicarsi due volte il Grande Slam, aveva cercato di risvegliargli più volte.

 

TRASFORMAZIONE

Dal numero 115 del mondo di gennaio Nick è passato al 37 fino a risalire al 20 di oggi, vicino alla sua classifica record, 13, del 24 ottobre 2016. Sostiene di aver messo la testa a posto proprio grazie alla nuova compagna: «Ora ho una partner con me con la quale vedo un futuro insieme e alla quale devo provvedere. Così avverto che la mia motivazione è molto più alta di prima. Mi sento molto più anziano e maturo, e quando succede capisci che non puoi tenere tante cose per garantite, a cominciare da come si sente il fisico». Peccato che il funambolo che fa impazzire gli avversari col servizio mille usi e i cambi di ritmo da fondo, il numero 1 quest'anno nel salvare le palle break (77.7%, davanti a Berrettini col 75.1%), abbia rivitalizzato sgarbatamente lo storico dissidio con l'ex grande speranza australiana, Bernard Tomic, che sta cercando di tornare ancora una volta in alto dopo tanti problemi, anche lui soprattutto comportamentali, transitando per i torne ITF in Messico. «Hai vinto Cancun? Incredibile», ha commentato su Twitter con tanto di E-moj che piange dalle risate. Mentre a Tokyo alterna momenti di inquietante abulia a volate irresistibili come nel secondo turno contro il numero 121 del mondo, il polacco Kamil Majchrzak, che ha domato con 22 ace e l'84% di punti con la prima. Ora sfida nei quarti Taylor Fritz emerso da Seul dopo la guarigione-lampo dal Covid.

Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 08:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA