Napoli-Eintracht, Osimhen vola altissimo: «E ora possiamo vincere la Champions»

« Abbiamo le nostre carte e ce le giocheremo, siamo una grande squadra»

Giovedì 16 Marzo 2023 di Bruno Majorano
Il gol di Victor Osimhen

VO9 Airlines. E ancora una volta l'attaccante del Napoli spicca il volo, si va a prendere il pallone vagante nell'area avversaria e con precisione chirurgica la spedisce all'angolino. Quello che per chiunque rientrerebbe nella sfera dell'impossibile, per Victor Osimhen diventa spesso - molto spesso - ordinaria amministrazione.

Lo ha fatto anche ieri sera, nella notte che ha portato il Napoli nella storia. Mai gli azzurri erano arrivati ai quarti di finale di Champions League e per raggiungere questo storico traguardo serviva (anche) una zuccata lemme lemme del numero 9 azzurro. In maniera tutt'altro che banale Osimhen raggiunge quota 50 gol (alla fine diventeranno 51) in 90 presenze con il Napoli. Soltanto tre cannonieri nella storia del club erano arrivati a questa quota in meno partite: Cavani, Vinicio ed Altafini, non esattamente gli ultimi arrivati. E d'altra parte Osimhen ha scalato in fretta tutte le classifiche del grandi cannonieri azzurri. Merito di giocate impressionanti accompagnate a una stagione destinata a rimanere per sempre nella memoria di tifosi napoletani e appassionati di calcio. 

Sempre lui: Victor Osimhen, esattamente come nella gara di andata ha sbloccato la partita spalancando al Napoli l'autostrada verso i quarti di finale di Champions. E lo ha fatto alla sua maniera con un gol di rara bellezza, facendo leva su uno strapotere fisico che oramai lo caratterizza in maniera inconfondibile. È volato in cielo, all'altezza delle stelle, quelle della Champions, raggiungendo il firmamento degli attaccanti più forti d'Europa. Ha portato - di peso - il Napoli nelle prime quattro squadre del continente confermandosi leader tecnico e trascinatore del gruppo. Ma se il gol è stato di rara bellezza, l'azione che porta alla realizzazione, se è possibile, è qualcosa di ancora più clamoroso. Il passaggio con il Lobotka mette in movimento Politano è una giocata senza logica, un'intuizione che non sarebbe umanamente immaginabile, un guizzo, una magia che solo i più grandi illusionisti sarebbero capaci di inventare. Non per Lobotka, perché con la naturalezza con la quale una persona normale riuscirebbe ad aprire lo sportello di un'auto, lui spalanca un'autostrada a Politano mettendolo nelle condizioni migliori per confezionare l'assist vincente. «Abbiamo buone possibilità vincere la Champions. Abbiamo le nostre carte e ce le giocheremo. Anche perché abbiamo una grande squadra e un ottimo allenatore. Abbiamo il dovere di sognare in grande». Victor Osimhen suona la carica subito dopo la vittoria del Napoli, una vittoria che porta il suo marchio indelebile. «È stato bellissimo mettere la firma su questa vittoria, ma tutta la squadra ha fatto una grande partita. Abbiamo fatto la storia di questo club», aggiunge ancora l'attaccante del Napoli. 

 

E non contento del gol del vantaggio, Osimhen va a mettere il piattone anche sul pallone con il quale Politano taglia tutta l'area di rigore dei tedeschi. È il punto esclamativo di una partita che sostanzialmente non è mai stata in bilico, così come la qualificazione messa già in cassaforte all'andata, quando il Napoli si era imposto agilmente sui tedeschi tornando a casa con il 2-0 di attivo. La ripresa, quindi, diventa una passerella sulla quale sfila con disinvoltura anche Kvara che nel primo tempo si era visto negare la gioia del gol solo da due miracoli con i piedi firmati da Trapp, portierone tedesco che evidentemente deve avercela in particolare con il georgiano. Dopo il rigore parato all'andata gli ha chiuso la porta in faccia per almeno due volte anche a Napoli. Il tutto sotto gli occhi attenti di Gianfranco Zola che poco prima dell'inizio della gara si era lasciato scappare una battuta ai microfoni di Prime Video «Maradona avrebbe dato la sua maglia numero 10 a Kvaratskhelia», una battuta che sa molto di investitura per il presente ma soprattutto per il futuro. E infatti, per scacciare via i fantasmi di Francoforte il rigore della ripresa lo tira Piotr Zielinski, che stavolta non sbaglia. Ed è proprio il polacco a dare la carica. «Siamo consapevoli di essere un'ottima squadra e vogliamo fare il massimo anche in Europa. Ora pensiamo ai quarti, ma noi siamo forti e chiunque prendiamo faremo il nostro calcio. Le altre squadre vengono qui e fanno fatica e noi possiamo ancora fare tanto». 

Ultimo aggiornamento: 19:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA