Canale 34, quella lite del 1990
tra Maradona e il giornalista Pacileo

Lunedì 1 Novembre 2021 di Francesco De Luca
Canale 34, quella lite del 1990 tra Maradona e il giornalista Pacileo

Si è spento a Napoli l'editore televisivo Giulio Germaniesi. Aveva per molti anni miscelato bene calcio e spettacolo nel seguitissimo programma del lunedì sera Number One.

C'era di tutto in quel contenitore dove vi erano le migliori firme del giornalismo sportivo nazionale, artisti e showgirl che avrebbero fatto carriera, splendide telefoniste. Il primo episodio che mi viene in mente su quel programma, imbattibile negli ascolti, è quanto accadde il 15 gennaio 1990, il giorno dopo Udinese-Napoli, una brutta partita degli azzurri che avrebbero vinto in primavera il secondo scudetto.

Ospite fisso del programma Number One era Giuseppe Pacileo, prima firma del Mattino. Inviato a Udine, aveva dato 3,5 a Maradona, non tanto per la mediocre prestazione in campo (riuscì comunque a ispirare la rimonta del Napoli che pareggiò per 2-2) quanto per i comportamenti sbagliati fuori. Non a caso usò nella pagella il termine “vergogna”. Vergogna non per un gol non segnato o un dribbling sbagliato. Vergogna per la vita dissoluta che conduceva da tempo. Diego era ormai incontrollabile e, dopo il mancato passaggio al Marsiglia dell'89, non riusciva più a seguire le regole.

Nel giorno del programma Maradona, accompagnato dall'amico Salvatore Sorrentino, si presentò nella sede di Canale 34, ad Agnano, per un faccia a faccia con Pacileo. Fu violento. «Di cosa dovrei vergognarmi?». Provò, ancora una volta, a nascondere la sua vita dissoluta. D'altra parte, per una voce leale e forte come quella della prima firma del Mattino ve n'erano tante - tutte - che restavano in silenzio, pur sapendo quello che accadeva nelle notti napoletane di Diego, perché era difficile per chiunque mettersi contro Maradona. Per Pacileo no, perché aveva una tale statura professionale e umana da non poter raccontare una dolorosissima verità.

Quella parola “vergogna” fece infuriare Maradona. E forse lo spinse a riflettere. Comunque, poche settimane dopo, si mise nelle mani del professore Antonio Dal Monte, lo scienziato che lo rimise in forma e gli consentì di portare l'Argentina alla finale dei Mondiali di Italia '90. Poi fu il buio, con un voto alla vita e alla carriera di Diego che diventò ancor più basso del 3,5.

© RIPRODUZIONE RISERVATA