Six Nations, torna Jake Polledri per la sfida all'Inghilterra, il ct Crowley rilancia Riccioni e Padovani: le formazioni. Kate Middleton senza rivali nel Royal Box Calendario e tv

La terza linea del Gloucester di nuovo in campo per l'Italia dopo il terrificante infortunio del novembre 2020.

Venerdì 10 Febbraio 2023 di Paolo Ricci Bitti
Jake Polledri e Kate Middleton

Six Nations, Inghilterra contro Italia nel secondo turno del Sei Nazioni

Squadra che (quasi) vince non si cambia o si cambia poco. Dopo il lusinghiero e comunque amaro da mandare giù 24-29 contro la Francia all'Olimpico, il ct Kieran Crowley cambia assai poco per il match contro l'Inghilterra domenica 12 febbraio alle 16 nel tempio di Twickenham.

Un cambio nei trequarti con Bruno che questa volta parte dalla panchina a beneficio del più navigato Padovani e un cambio fra gli avanti con il teramano Marco Riccioni che prende il posto di Ferrari che si accomoda in panchina tenendo così fuori dal foglio partita Ceccarelli.

Ma il nome che spicca di più fra i 23 scelti dal ct neozelandese è senza dubbio quello di Jake Polledri,  27 anni, del Gloucester, poderosa terza linea, che ha recuperato da un terrificante infortunio avvenuto il 14 novembre 2020 durante Italia-Scozia al Franchi di Firenze: lesionati tutti i legamenti del ginocchio destro, il polpaccio, il tendine del ginocchio, tibia, perone e le terminazioni neurologiche. Roba da camminare tutta la vita con le stampelle, altro che giocare a rugby. E invece operazioni, terapie e forza di volontà hanno fatto il miracolo. Polledri è quello di prima, quello che abbatteva i difensori come birilli? No, non ancora, e infatti il ragazzone parte dalla panchina, ma il Gloucester l'ha già richiamato nel durissimo Championship inglese ed ora è giusto metterlo allo prova nel gradino più alto delle competizioni. Crowley, sia con lui sia con Riccioni, sempre più titolare nella corazzata inglese Saracens, punta così su due giocatori abituati agli scenari inglesi che non vedono l'ora di misurarsi con i compagni delle squadre al di là della Manica. Si annunciano robusti duelli davanti agli 82mila fedeli dello stadione che la settimana scorsa hanno patito l'ennesimo ko interno contro la Scozia.

Inghilterra in ribasso tanto che qualche bello spirito alimenta la fiammella della speranza: giusto farlo, ma senza dimenticare che l'Inghilterra è l'unica squadra del Sei Nazioni che non abbiamo mai battuto (ok, ci mancano appunto loro e gli All Blacks, per dire) e che in pratica la vittoria degli inglesi è data alla pari, mentre l'improbabile successo azzurro vale 8 volte la posta. Ma è così da sempre da quando ci hanno ammessi nel torneo più antico e più duro del mondo. Quindi bisogna sempre provarci ed è comunque vero che il neo ct inglese, Steve Borthwick, persino strappato dalla Federazione al Leicester in piena stagione (un'eresia fino a pochi anni fa) non sta proprio tranquillo, tanto è vero che ha fatto 5 cambi fra titolari e panchina. La geniale apertura Marcus Smith, un tipino con numeri alla Ange Capuozzo, o viceversa, viene ad esempio spedito in panchina con la maglia numero 10 (il regista) riaffidata all'ortodosso Farrell. Ed è anche vero che il divario fisico, quello che prima o poi ci mandava in riserva contro i bianchi, si è ulteriormente ridotto con la pressione del risultato che, infine, è tutta sulle spalle degli inglesi.

Crowley ribadisce il concetto: «Siamo in crescita e c'è grande fiducia in questo gruppo. Continuiamo a migliorare e i risultati arriveranno».

Ah, domenica nel Royal Box di Twickenham nessuna rivalità in famiglia durante il match contro la Italia. Sabato scorso la nuova madrina della federugby inglese, la duchessa Kate Middleton, nominata dalla compianta Regina Elisabetta al posto del principe Harry (appassionatissimo di rugby a differenza della moglie Meghan Markle),  ha dovuto incassare gli sguardi regali della principessa Anna, madrina della vittoriosa Scozia. Una bagattella rispetto alla tensione del terzo turno, 25 febbraio, quando nel palco reale del Principality Stadium di Cardiff il suo rivale sarà nientemeno che il marito William, patrono dell'Union gallese così come lo era stato suo padre Carlo, ora re. Che poi la stessa Kate è pure diventata principessa del Galles alla morte di Elisabetta. Un bel guazzabuglio e sì, la regina tra moglie e marito c'ha messo proprio la palla ovale.   

Le formazioni

Italia

15 Capuozzo, 14 Padovani, 13 Brex, 12 L. Morisi, 11Menoncello, 10 Allan, 9 Varney, 8 L. Cannone, 7 Lamaro (cap.), 6 Negri, 5 Ruzza, 4 N. Cannone, 3 Riccioni, 2 Nicotera, 1 Fischetti.

A disposizione: 16 Bigi, 17 Zani, 18 Ferrari, 19 Iachizzi, 20 Polledri, 21 Zuliani, 22 Fusco, 23 Bruno.

Allenatore: Kieran Crowley

Inghilterra

15 Steward; 14 Malins, 13 Slade, 12 Lawrence, 11 Hassell-Collins; 10 Farrell, 9 Van Poortvliet; 8 Dombrandt, 7 Willis, 6 Ludlam; 5 Chessum, 4 Itoje; 3 Sinckler, 2 George, 1 Genge.

A disposizione 16 Walker, 17 Vunipola, 18 Cole, 19 Isiekwe, 20 Earl, 21 Mitchell, 22 Smith, 23   Arundell. 

Allenatore: Steve Borthwick

Classifica: Irlanda (differenza punti fatti/subiti +24), Scozia (+6) e Francia (+5)  p. 5; Italia (-5) e Inghilterra (-6) p. 1; Galles (-24) p. 0.

Regolamento: 4 punti per la vittoria; 1 punto di bonus se si segnano almeno 4 mete; 1 punto di bonus se si perde di 7 o meno punti di scarto.

Secondo turno: 11 febbraio Irlanda-Francia (alle 15.15, SkySport e NowTv) e Scozia-Francia (alle 17.45, SkySport e NowTv); 12 febbraio Inghilterra-Italia ore 16 (SkySport, NowTv e Tv8)

Terso turno: 25 febbraio: Italia-Irlanda  alle 15.15, Galles-Inghilterra alle 17.45. 26 febbraio: Francia-Scozia alle 16.

Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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