Al via la Rugby World Cup dei record: All Blacks sopra tutti, l'Italia ci crede

Mercoledì 16 Settembre 2015 di Paolo Ricci Bitti
Al via la Rugby World Cup dei record: All Blacks sopra tutti, l'Italia ci crede
​Riusciranno i fenomenali All Blacks del portentoso Richie McCaw a vincere in Inghilterra i Mondiali per la seconda volta consecutiva (record), terza assoluta (record)? Probabile, ma non è detto.



Riusciranno gli azzurri a conquistare per la prima volta, in otto edizioni, i quarti di finale? Improbabile, ma non è detto.

Anche perché finalmente - la ruota gira, eh, piano piano, ma gira - ci troviamo nella poule iniziale con squadre che abbiamo battuto almeno una volta e non troppo tempo fa: Francia, Canada, Irlanda e Romania.



LA POULE

Passano ai quarti le prime due, ma i posti di fatto dal 1987 in poi si sono sempre ridotti a uno solo visto che a turno ci siamo trovati di fronte corazzate come Nuova Zelanda o Inghilterra o Australia. Persino contemporaneamente Nuova Zelanda e Inghilterra, come nel 1991 e come, ancora peggio, nell'infausta poule dell'edizione del 1999, da citare subito e seppellire a mo' di esorcismo, proprio in queste stesse contee da Newcastle a Brighton a Cardiff che dal 18 settembre al 31 ottobre saranno percorse da almeno mezzo milione di allegri tifosi stranieri. Oh, mezzo milione.



Insomma, bisogna battere la Francia subito al primo turno il 19 settembre a Twickenham, oppure sperare nell'impresa con l'Irlanda il 4 ottobre allo stadio Olimpico di Londra dopo aver liquidato la pratica Canada il 26 settembre a Leeds.



Sarà durissima: l'Irlanda è 6a nel ranking mondiale, la Francia 7a, con gli azzurri lontanissimi al 14° posto, eppure solo due anni fa, nel Sei Nazioni, gli azzurri di Parisse hanno strapazzato entrambe. Poi però molta nebbia è scesa sull'Italrugby nonostante la guida sia sempre affidata al ct dai baffi a volte increduli, il francese Jacques Brunel. E, mannaggia, con Francia e Canada il capitano talismano non ci sarà per un polpaccio ko.



Epperò vanno creduti gli azzurri, decisamente compatti, quando dicono di sentirsi pronti a sorprenderci.



TOO BIG TO MISS

Dal “particulare” azzurro, che pure ci sta tanto a cuore, al generale di un'edizione monstre dalla William Webb Ellis Cup: fin dal 1987, ché prima i parrucconi britannici non ne volevano sapere di imitare quasi tutti gli altri sport plebei, la Coppa del Mondo di rugby si è rivelata il terzo evento dopo Mondiali di calcio e Olimpiadi, ma questa volta gli inglesi hanno esagerato anche nel pantagruelico slogan: Too big to miss.



Ovvero Londra, Cardiff e altre nove città mobilitate e 13 stadi (compresto Wembley e Manchester City) già pieni al 98%: pochi biglietti ancora da piazzare dei 2,5 milioni stampati per le 48 partite, in Italia tutte trasmesse in diretta esclusiva da Sky con una squadra da finale che comprende, oltre ad assi come Dominguez e Kirwan, oltre al gradito ritorno ovale di Lia Capizzi (competenza e passione), oltre all'allegria contagiosa di Stefano Meloccaro, anche Elio, sì, quello delle Storie Tese. Il rugby è rock, opera, folk e country e lui, che pure stravede per il baseball, ci sguazzerà.



Rugby World (la federazione internazionale, insomma la Fifa del rugby) conterà su un profitto di almeno 150 milioni di sterline per ridicolizzare l'edizione di Francia 2007 (122 milioni) e di Nuova Zelanda 2011 (80 milioni). Nell'economia della Gran Bretagna, in queste sette settimane, saranno pompati 900 milioni di sterline ovvero quasi un punto in più di Pil: un miracolo, con la congiuntura attuale. E il giro d'affari, a stare stretti, grazie soprattutto ai diritti televisivi e alla trasmissione dei match in 208 paesi con 4 miliardi di potenziali spettatori, arriva a 2,5 miliardi di sterline.



I FAVORITI

Cifre persino destinate a lievitare se l'Inghilterra, unica europea a rompere nel 2003 il dominio dell'emisfero sud, riuscirà ad arrivare all'ultimo atto con l'arcifavorita Nuova Zelanda. McCaw non vede l'ora.



IL CALENDARIO

Il calendario: match di apertura, Inghilterra-Fiji, 18 settembre alle 21 a Twickenham. Quarti di finale: 17 e 18 ottobre. Semifinali: 24 e 25 ottobre. Finale: 31 ottobre alle 17 a Twickenham.

Gli azzurri: Italia-Francia 19 settembre alle 21 a Twickenham; Italia-Canada 26 settembre alle 15.30 a Leeds; Italia-Irlanda 4 ottobre alle 17.45 stadio Olimpico, Londra; Italia-Romania 11 ottobre alle 15.30 a Exeter.
Ultimo aggiornamento: 09:04
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