Rugby Sei Nazioni, Italia calpestata dall'Inghilterra 0-33 Non basta il sacrificio in difesa degli azzurri

Domenica 13 Febbraio 2022 di Paolo Ricci Bitti
Rugby Sei Nazioni diretta live, Italia contro il tabù Inghilterra oggi all'Olimpico, il capitano Lamaro carica gli azzurri: «Fino all'ultimo respiro»

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Inutile cercare di salvare almeno un pezzettino di questa batosta contro l’Inghilterra (0-33, cinque mete a zero; 0-21 il primo tempo) che pure non fa impressione perché è la 34a di seguito, come ampiamente previsto persino nel pesante scarto (30 punti, si vaticinava alla vigilia). Fa impressione, lo sfacelo dell’Olimpico nel secondo turno del Sei Nazioni, perché gli azzurri del ct Crowley e del capitano Lamaro hanno micidialmente confermato solo e soltanto gli aspetti negativi del match di una settimana fa a Parigi in cui invece qualche lampo d’Italia si era registrato. 
Male, di nuovo, la cabina di regia Garbisi e Varney, fantasmi rispetto all’anno scorso.

E’ vero che in due fanno 41 anni, ma un’involuzione così preoccupa assai. E sorprende, perché Garbisi fa scintille con il Montpellier nella serie A francese che in quanto a durezza vale quasi il Sei Nazioni. E Varney che ha ancora regalato una meta agli avversari passando la palla alla cieca? E di nuovo quando l’Italia non era messa così male nel punteggio: da un accettabile 0-14 al raggelante 0-21 subito prima del the. Aiuto. E poi, ancora, la scarsa accuratezza nella gestione del prezioso pallone che, fino a quando il match non era del tutto tumulato, è stato ben poco nelle mani degli azzurri.

 

Mediocre il gioco al piede, sia nelle scelte sia nelle esecuzioni. Respinto anche Mori rientrato all’ala: tanto fisico e altrettanta inesperienza. Impalpabile Halafihi, poi sostituito da Negri che però si è subito fatto male. Ruzza e Cannone qualche metro con la palla sono riusciti a farlo, ma è fenomenale, - da record - il dato degli inglesi che ieri hanno corso per 1.084 metri, una “campestre” insomma. E questo nonostante gli azzurri si siano dannati l’anima placcando per 181 volte (98 gli inglesi). 


IN RETROMARCIA
In altre parole l’impegno e il sacrificio degli italiani non è mancato, ma rispetto al match d’esordio si registra un preoccupante arretramento. Anche a livello tattico: perché sfidare l’Inghilterra, che ha un motore di millemila cavalli, sulla velocità? Non sarebbe stato meglio essere consapevoli dei propri limiti cercando allora di rallentare i ritmi, senza avventurarsi troppo al largo? La mischia chiusa, almeno lei, ha sostanzialmente tenuto, ma poi il vantaggio veniva vanificato da avanzamenti subito ingabbiati dagli inglesi che hanno trovato nell’apertura Smith l’elegante folletto da affiancare a 14 fabbri.

L’Inghilterra ha chiuso la “pratica” bonus offensivo già al 44’ (quarta meta) e poi ha tolto il piede dal gas: si poteva sperare in una nostra meta della bandiera, ma per quasi 40 minuti gli azzurri si sono schiantati contro la muraglia bianca che con sufficienza li teneva fuori. E alle fine l’immancabile e gratuita meta subìta a tempo scaduto, quella dello 0-33, tanto per ricordare che a ogni match incassiamo almeno 5 marcature pesanti. Sconcertante, anche per i 29.015 ammutoliti fedeli dell’Olimpico che ne avrebbe potuto accogliere fino a 32mila. Un altro record amaro di giornata, detto che i tifosi inglesi erano oltre 10mila. Non che si potesse sperare in un effetto-traino, troppo diversi i contesti, ma dell’impresa dell’Under 20 azzurra che venerdì sera a Treviso ha battuto per la prima gli inglesi non si è vista all’Olimpico nemmeno una paillette.


Dopo il fischio finale il capitano Michele Lamaro ha chiamato a sé i resti della truppa: sul prato gli azzurri hanno composto un cerchio. «Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che non era accettabile giocare così, che evidentemente dobbiamo fare di più, metterci ancora più determinazione». Già, ne servirà tanta fra due settimane a Dublino. 


Paolo Ricci Bitti


Secondo turno: Italia-Inghilterra 0-33. Classifica: Francia 9 (+33); Inghilterra 6 (+30); Irlanda 6 (+16); Scozia 5 (0); Galles 4 (-19); Italia 0 (-60). Terzo turno: 26 febbraio Scozia-Francia alle 15.15; Inghilterra-Galles alle 17.45; 27 febbraio Irlanda-Italia alle 16. 
 

 

Roma - Stadio Olimpico
Domenica 13 febbraio 2022
Guinness Six Nations – Seconda Giornata


Italia v Inghilterra 0-33 (0-21)
Marcatori: p.t.   9’ m. Smith, t, Smith (0-7); 19’ m. George, t. Smith (0-14); 40’ m. George, t. Smith (0-21); s.t. 44’ m. Daly, nt (0-26); 73’ m. Sinckler, t. Smith (0-33)
Italia: Padovani; Mori (54’ Marin), Brex, Zanon, Ioane; Garbisi, Varney (65’ Fusco); Halafihi (38’ Negri – HIA; 54’ Pettinelli), Lamaro (C), Steyn; Ruzza (73’ Zambonin), Cannone; Ceccarelli (41’ Pasquali), Lucchesi (52’ Faiva), Fischetti (46’ Traorè)
Head Coach: Kieran Crowley
Inghilterra: Steward; Malins, Marchant (73’ Ford), Slade, Nowell (16’ Daly – HIA); Smith, Randall (54’ Youngs); Dombrandt, Curry (C) (64’ Chessum), Itoje; Isiekwe (54’ Simmonds), Ewels; Stuart (41’ Sinckler), George (56’ Cowan-Dickie), Genge (64’ Marler).
Head Coach: Eddie Jones
Arbitro: Murphy (RA)
Assistenti: Brace (IRFU), Brousset (FFR)
TMO: Macneice (WRU)


Cartellini: nessuno
Calciatori: Smith 4/5;
Note: Pomeriggio terso, terreno di gioco in ottime condizioni, capienza stadio ridotta al 50% per le normative anti-Covid, spettatori 29.015. Debutti  internazionali per il seconda linea Azzurro Andrea Zambonin e per il flanker inglese Ollie Chessum. 
Player of the Match: Marcus Smith (ENG)

L'attesa

Il sempre moderato e compunto ct Eddie Jones ha detto che la sua Inghilterra oggi a Roma dovrà giocare contro l'Italia come Muhammad Ali quando schiantò Sonny Liston nel 1965. Avete in mente quella potente foto dell'ex Cassius Clay che sovrasta ferocemente il rivale al tappeto? Beh, insomma, Eddie, anche meno.


Gli inglesi avranno pure perso (leggi: gettato la partita) a Edimburgo, ma in effetti non si è mai registrato un ko dei bianchi contro gli azzurri, mai, e inoltre l'Italia sul prato dello stadione non alza le braccia al cielo appena dal 2013. Non ultimo, a favore di Jones, il sostegno di almeno 12mila fedeli con la rosa rossa dei Lancaster sul petto che, con la scusa del Sei Nazioni, si sono finalmente riavventurati a Roma, dove saranno accolti da 20mila italiani, ché altri non se ne possono fare entrare.

Epperò dal ritiro azzurro giungono voci serene, immuni anche alla solita, per quanto logica, tariffa di 30 punti assegnataci dai boomaker. Due i motivi per pensare a un'Italia capace di tenersi in partita fino alla fine: il bilancio del primo turno a Parigi, una sconfitta decente (37-10), si è consolidato in settimana consegnando al ct Kieran Crowley e al capitano Michele Lamaro una discreta dose di fiducia.

La difesa non ha fatto passi in avanti solo metaforici: gli italiani hanno proprio difeso avanzando come si deve fare, ma come non si faceva da tempo. Poi fisicamente non ci sono stati cedimenti, si è continuato a placcare per tutti gli 80 minuti. Ecco, Crowley ha chiesto per oggi più accuratezza sui passaggi, meno sbavature quando si ottiene il prezioso possesso del pallone.

E anche più fosforo ai registi Garbisi e Varney (41 anni in due) che allo Stade de France, a sorpresa, hanno lasciato a desiderare. Poi c'è l'effetto Under 20: gli azzurrini di Brunello venerdì sera hanno schiantato (6-0) l'Inghilterra per la prima volta nella storia. L'Inghilterra campione in carica che l'anno scorso le vinse tutte (Grand Slam) con una squadra espressione di un movimento gigantesco basato da tre secoli sul rugby materia scolastica onniprsente.

Una vittoria meravigliosa riecheggiata in tutto il mondo ovale. E alla guida dell'Under 20 c'è Giacomo Jack Ferrari, un romano proprio come Michele Lamaro a cui ieri luccicavano gli occhi quando ha fatto i complimenti agli azzurrini che pure lui aveva guidato fino a tre stagioni fa: «Siamo così orgogliosi di loro, hanno dimostrato che crederci con tutto il cuore è l'unica strada per ribaltare pronostici anche impietosi come quello che riguarda noi all'Olimpico. Ora siamo ancora più pronti a dare ogni energia per meritare sempre più rispetto».


Paolo Ricci Bitti


Secondo turno: oggi Italia-Inghilterra alle 16 (SkySport, Now Tv e Tv8). Ieri Galles-Scozia 20-17; Francia-Irlanda 30-24. Classifica: Francia 9 (+33); Irlanda 6 (+16); Scozia 5 (0); Galles 4 (-19); Inghilterra 1 (-3); Italia 0 (-27).

La tv

domenica 13 febbraio

15.15 Prepartita Sei Nazioni - Sky Sport UNO e Sky Sport Arena
16.00 ITALIA-Inghilterra - Sky Sport UNO e Sky Sport Arena e in chiaro su TV8 e in streaming su NOW
18.00 Postpartita Sei Nazioni - Sky Sport UNO e Sky Sport Aren

Studio TikTok (il social è fra i nuovi sponsor del Torneo)

Dalle 14.30 alle 15.15 di domenica sul canale TikTok della Federugby, gli ex capitani azzurri Paola Zangirolami  e Leonardo Ghiraldini e Andrea Cimbrico, responsabile Comunicazione Fir, guideranno il pubblico dietro le quinte del prepartita della Nazionale collegandosi con il bordocampo e le aree ospitalità dell’Olimpico. A tanti protagonisti della storia del rugby azzurro sarà chiesto di rivivere ricordi e condividere pronostici sul match. Per poter seguire il FIRStudio - preceduto sabato mattina alle 11 da una diretta TikTok dal Captain’s Run azzurro, con ospite l’ex seconda linea dell’Italia, Valerio Bernabò, è sufficiente scaricare TikTok e seguire il canale della Federugby.

Le formazioni

 
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Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 12:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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