Rugby Italia Sei Nazioni: ingegnere, agricoltrici e studentesse azzurre tengono testa alle professioniste della Francia 12-22 a Parma

Torneo in salita: prima le pro' imbattibili di Francia e Inghilterra, poi i match da vincere con Irlanda, Galles e Scozia per conquistare il terzo posto

Domenica 26 Marzo 2023 di Paolo Ricci Bitti
Sei Nazioni: ingegnere, agricoltrici, e studentesse azzurre oggi al debutto a Parma contro le professioniste della Francia. Formazioni, tv e calendario

Rugby Sei Nazioni: molto meno peggio del previsto per le azzurre del neo ct Nanni Raineri al debutto nel Torneo contro le professioniste della Francia che al Lanfranchi di Parma hanno faticato fino alla fine per vincere 12-22 (p.t. 7-15), ovvero 2 mete a 3. Ai Mondiali a novembre era finita 39-3 per le bleues e il pronostico anche ieri era di nuovo tutto per le transalpine, terze nel ranking mondiale, due gradini più in alto dell’Italia, ma le ingegnere, le agricoltrici e le studentesse guidate da Elisa Giordano sono state anche davanti alle avversarie grazie alla meta di Franco (trasformazione di Sillari) al 22’ (7-3). Le francesi, nettamente superiori in mischia, in touche e nel gioco al piede, insomma in tutto, hanno dovuto fare i conti con la grinta delle azzurre che all’8’ della ripresa, davanti a 1.200 fedeli, hanno accorciato 12-15 con una meta di D’Incà ispirata da Stefan. E solo a 5 minuti dalla fine, sotto a un acquazzone, è arrivata la marcatura della sicurezza per le ospiti. Domenica si va in Inghilterra contro le pro’ in testa al ranking, poi tre match alla portata delle azzurre.

 

Parma, Stadio "Sergio Lanfranchi" 
TikTokWomen's Six Nations - I giornata
Italia v Francia 12-22

Marcatrici: p.t. 7' cp.

Bourdon (0-3); 22' m. Franco tr. Sillari (7-3); 25' m. Vernier (7-8); 33' m. Arbez tr. Bourdon (7-15); s.t. 8' m. D'Incà (12-15); 35' m. Boujard tr. Tremouliere (12-22)

Italia: Ostuni Minuzzi; Muzzo (24'-32' pt. Barattin), Sillari, Rigoni, D'Incà; Madia (12' st. Barattin), Stefan; Giordano (cap), Franco (25' st. Locatelli), Sgorbini; Duca, Fedrighi (9' st. Tounesi); Gai (17' st. Seye), Vecchini, Turani (32' pt. Maris)
all. Raineri

Francia: Boulard; Manet, Menaget M. (30' st. Dupouy), Vernier, Boujard; Arbez (17' st. Tremouliere), Bourdon (37' st. Chambon); Escudero, Gros (26' st. Picut), Berthomieu (10' st. Hermet); Forlani, Feleu M.; Khalfaoui (20' st. Bernadou), Sochat (37' st. Doman), Deshaye (1' st. Lindelauf)
all. Ortiz

arb. Cogger-Orr (Nuova Zelanda)
Calciatrici: Bourdon (Francia) 2/4; Sillari (Italia) 1/2; Tremouliere (Francia) 1/1
Cartellini: 28' pt. giallo Boujard (Francia)
TikTok Player of the Match: Vernier (Francia)

Primo turno: Galles-Irlanda 31-5 ; Inghilterra-Scozia 58-7, Italia-Francia 22-12. Classifica: Inghilterra (+51) e Galles (p+26) p. 5; Francia (+10) p.4; Italia (-10), Irlanda (-26) e Scozia (-51) p. 0. Prossimo turno: 1° aprile Irlanda-Francia alle 14.15, Scozia-Galles alle 16.30, Inghilterra-Italia alle 16 (SkySport e Nowtv)

L'attesa

Le ingegnere, le farmaciste, le agricoltrici, le studentesse (anche di astronomia) azzurre del rugby ripartono oggi nel Sei Nazioni che le vede fare base a Parma con il nuovo ct Nanni Raineri e con il loro gioco assai bello da giocare e da vedere perché non limitato agli autoscontri e alle penaltouche di gran parte del gioco maschile. 

Al Lanfranchi alle 16 arrivano le professioniste della Francia che sulla carta risultano fuori dalla portata delle italiane anche se le transalpine odierne dovrebbero essere un po' sotto il livello della formazione che l'anno scorso ai Mondiali suonò le azzurre 39-3 nei quarti di finale conquistando poi il terzo posto dopo avere mancato di un punto l'accesso alla finale. Già, le italiane riuscirono a issarsi là dove i maschi non sono mai riusciti, ma, a parte le molte variabili che dovrebbero essere inserite in questi confronti, resta il paradosso del rugby femminile internazionale che in pochi anni ha eroso parecchie delle felici differenze con il mondo ovale maschile. 

Le ingessate gerarchie secolari del rugby maschile sono state a lungo meno asfissianti nell'ambiente delle donne che hanno cominciato a giocare a rugby a livello internazionale in ogni paese a metà degli anni Ottanta (1980 eh, un secolo dopo i maschi) in tutto il mondo e non solo nei soliti feudi di Ovalia. Poi, da cinque anni, l'inizio della fine con Inghilterra, Francia e quindi Nuova Zelanda a scavare un solco con il resto del mondo che si potrà - forse - colmare solo fra molti anni. Forse. Rendendo professioniste (a tempo pieno, sia pure con ingaggi da insegnanti o poco più)  le giocatrice migliori di movimenti estremamente vasti e storicamente ben radicati come quelli appunto inglesi, francesi e neozelandesi si è aumentato a tal punto il livello del gioco di queste squadre che le altre hanno ancora ben poco da oppure. Sì, le canadesi e le americane ci mettono il fisico, ma intanto in Europa il Sei Nazioni, per quanto riguarda la vittoria del Torneo, è rigorosamente e monotamente vincolato alla partita fra Inghilterra e Francia. Stop. Alle altre avanza la lotta per il terzo posto con le azzurre che hanno la grande responsabilità di conquistarlo e non solo perché da tre stagioni, sono stati introdotti contratti federali che aiutano 25  giocatrici nel giro della nazionale a mettere insieme allenamenti, partiti, ritiri, lavoro, ferie, permessi o corsi di studio. Aiutano, non si può certo parlare di stipendio, ma comunque molto meglio di niente anche perché le azzurre sono espressione di un movimento dilettantisco che si conta in poche migliaia di giocatrici con selezioni nazionali di categorie, vedi le under 18, che sono frutto di scelte fra ancor meno centinaia di ragazze.

Campagna di prevenzione delle azzurre contro il tumore al seno

Risulta così prodigioso il quinto posto nel ranking mondiale conquistato dalle azzurre dell'ex ct Andrea Di Giandomenico che il suo successore ha confermato in gran parte per il Sei Nazioni 2023. Una posizione di prestigio e grande responsabilità che impone di battere Irlanda (8a nel ranking) e Galles (9a) in casa e Scozia (10a) fuori. Senza dimenticare - le francesi non lo hanno dimenticato di sicuro - che le italiane hanno battuto proprio la Francia l'anno scorso in un test match premondiale e nel 2019 nel Sei Nazioni che conclusero al secondo posto, record più brillante nella storia del rugby italiano.

Per il TikTok Women Six Nations Confermati i gradi di capitana per Elisa Giordano, la regia resta affidata a Stefan-Madia, mentre Beatrice Rigoni ricoprirà il ruolo di primo centro. Michela Sillari, al tredici, è l'atleta in attività che ha segnato il maggior numero di punti nel Torneo (112). Nel reparto degli avanti, Vittoria Vecchini in campo dal primo minuto nel ruolo di tallonatrice, Turani e Gai all'uno e al tre. Pronta a subentrare dalla panchina il mediano di mischia Sara Barattin, 111 caps, azzurra con più presenze di sempre.

Il calendario. Partite dell'Italia in diretta su SkySport e Now Tv

I giornata

Sabato 25 Marzo
Galles v Irlanda, 31-5
Inghilterra v Scozia, 58-7

Domenica 26 Marzo
Italia v Francia, 16.00

II giornata

Sabato, 1 Aprile
Irlanda v Francia, 14.15
Scozia v Galles, 16.30

Domenica, 2 Aprile
Inghilterra v Italia, 16.00

III Giornata

Sabato, 15 Aprile
Galles v Inghilterra, 13.15
Italia v Irlanda, 17.45

Domenica, 16 Aprile
Francia v Scozia, 16.15

IV giornata

Sabato, 22 Aprile
Irlanda v Inghilterra, 15.15
Scozia v Italia, 17.45

Domenica, 23 Aprile
Francia v Galles, 16.15

V giornata

Sabato, 29 Aprile
Inghilterra v Francia, 14.00
Italia v Galles, 16.30
Scozia v Irlanda, 20.30

Le formazioni

Italia: 15 Vittoria Ostuni Minuzzi, 14 Aura Muzzo, 13 Michela Sillari, 12 Beatrice Rigoni, 11 Alyssa D’Incà, 10 Veronica Madia, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano ©, 7 Giada Franco, 6 Francesca Sgorbini, 5 Giordana Duca, 4 Valeria Fedrighi, 3 Lucia Gai, 2 Vittoria Vecchini, 1 Silvia Turani

A disposizione: 16 Emanuela Stecca, 17 Gaia Maris, 18 Sara Seye, 19 Sara Tounesi, 20 Isabella Locatelli, 21 Sara Barattin, 22 Emma Stevanin, 23 Beatrice Capomaggi.

Allenatore: Nanni Raineri

Francia: 15 Emilie Boulard, 14 Cyrielle Banet, 13 Gabrielle Vernier, 12 Marine Ménager, 11 Caroline Boujard, 10 Carla Arbez, 9 Pauline Bourdon, 8 Charlotte Escudero, 7 Emeline Gros, 6 Axelle Berthoumieu, 5 Audrey Forlani ©, 4 Manae Feleu, 3 Assia Khalfaoui, 2 Agathe Sochat, 1 Annaëlle Deshaye

A disposizione: 16 Célia Domain, 17 Coco Lindelauf, 18 Rose Bernadou, 19 Maëlle Picut, 20 Gaëlle Hermet, 21 Alexandra Chambon, 22 Jessy Trémoulière, 23 Marie Dupouy

Allenatori: David Ortiz e Gaëlle Mignot

Arbitro: Arbitro: Maggie Cogger-Orr, Nuova Zelanda

Prevenzione tumori

La nota della Federazione

La Federazione Italiana Rugby, che ha recentemente annunciato il proprio impegno nella tutela dei diritti alla prevenzione e alla cura del tumore al seno, presenta oggi – in occasione del match di debutto al Tiktok Women’s Six Nations 2023 – la campagna “Nel segno della prevenzione”.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Europa Donna Italia, Associazione fondata nel 1994 da Umberto Veronesi che si occupa di tutelare i diritti delle donne alla prevenzione e cura del tumore al seno, ha preso ufficialmente il via in occasione del no-cap match contro la Spagna dello scorso 11 febbraio, durante il quale, nel momento dell’inno nazionale, le atlete hanno svolto un simbolico gesto di autopalpazione del seno volto a mantenere alta l’attenzione sul tema e ad incoraggiare l’opinione pubblica alla prevenzione per la diagnosi precoce, fondamentale per la corretta individuazione e gestione della malattia.

Il tumore al seno, del resto, è la patologia oncologica maggiormente diagnosticata nella popolazione italiana, con un impatto sul Sistema Sanitario Nazionale che può essere ben spiegato attraverso i numeri: in Italia nel 2022 sono stati diagnosticati oltre 55.000 nuovi casi di tumore al seno e ci sono ben 834.000 donne in vita alle quali è stato diagnosticato un tumore al seno. 

Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 11:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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