Zanni si ritira, Budd lascia la nazionale, il Benetton taglia otto giocatori

Martedì 16 Giugno 2020
Gli otto giocatori che lasciano la Benetton Treviso
TREVISO - Il Benetton Rugby, dopo aver ufficializzato ad oggi 5 nuovi innesti, le estensioni contrattuali di ben 18 giocatori e 6 permit players sotto contratto, intende salutare ed augurare il meglio agli 8 atleti che si apprestano a lasciare il club in vista della prossima stagione sportiva.

Dean Budd (seconda linea, 8 stagioni, 115 presenze, 70 punti)
Marco Fuser (seconda linea, 8 stagioni, 119 presenze, 35 punti)
Engjel Makelara (tallonatore, 3 stagioni, 25 presenze, 5 punti)
Nasi Manu (terza linea, 3 stagioni, 14 presenze, 0 punti)
Ian McKinley (mediano di apertura, 4 stagioni, 67 presenze, 223 punti)
Antonio Rizzi (mediano di apertura, 2 stagioni, 24 presenze, 62 punti)
Tito Tebaldi (mediano di mischia, 4 stagioni, 65 presenze, 54 punti)
Alessandro Zanni (seconda linea, 11 stagioni, 136 presenze, 55 punti)

Il club comunica inoltre che Alessandro Zanni smessi i panni di giocatore, entrerà a fare parte dello staff dei preparatori fisici della prima squadra ricoprendo il ruolo di assistente. Gradi di preparatore fisico che Zanni avrà anche nelle giovanili biancoverdi.

Infine il Benetton Rugby tiene a precisare che alcuni degli atleti sopra menzionati, a discrezione del club ed in accordo con il singolo giocatore, qualora il Guinness PRO14 dovesse riprendere potrebbero essere coinvolti nelle ultime gare valide per la stagione sportiva 2019/20.

Il Presidente Amerino Zatta ha voluto esprimere la gratitudine della società ai giocatori che lasceranno il club: “Grazie a tutti per il proprio apporto dimostrato in campo durante la permanenza tra le nostre fila, un contributo importante che ha permesso al club di crescere anno dopo anno. Un ringraziamento particolare va a Budd, Fuser e Zanni, i quali hanno trascorso una fetta considerevole della loro carriera vestendo i nostri colori ed aiutando il club a raggiungere i propri obiettivi. Dispiace doversi salutare così, al termine di una stagione interrotta a causa della difficile situazione che stiamo attraversando ma auguro a tutti il meglio per un futuro ricco di soddisfazioni”.

Alle parole del Presidente hanno fatto seguito quelle del direttore sportivo Antonio Pavanello: “Ringrazio tutti i giocatori che si apprestano a lasciare il club per gli anni trascorsi a Treviso e per il contributo fornito alla società al fine del raggiungimento degli obiettivi stagionali, augurando loro uno splendido prosieguo. Una menzione particolare è per Alessandro, Dean e Marco i quali hanno disputato oltre 100 presenze con la maglia biancoverde. In particolare per Zanni si aprirà un nuovo capitolo all’interno della nostra famiglia. Lo accompagneremo lungo il suo percorso di studi, inserendolo all’interno dello staff dei preparatori fisici della prima squadra e delle giovanili dando a lui la possibilità di imparare tanto e consci dell’importante esperienza che potrà mettere a disposizione del gruppo. Infine un saluto speciale va anche a Nasi che sin dal suo arrivo ha sempre dimostrato essere un vero “Leone” dentro e fuori dal campo nonostante la vita l’abbia messo di fronte ad una dura sfida che da uomo forte ha superato”


ALESSANDRO ZANNI LASCIA IL RUGBY GIOCATO

ROMA (Fir) - Alessandro Zanni ha sempre parlato poco. In campo e fuori, con buona pace di chi ha provato ad estorcergli interviste lungo una carriera che ha attraversato - con un ruolo da protagonista - gli ultimi quindici anni del rugby italiano. Da bravo “furlan”, ha preferito mettere giù la testa e macinare lavoro, fossero infinite sedute di palestra, ripetute di corsa sul campo, schemi in touche.

Così, adesso che è arrivato il momento di dire basta, diventa facile rimettere ordine nei numeri che hanno contraddistinto una delle carriere più prestigiose nel panorama del rugby internazionale, anche se il diretto interessato probabilmente preferirebbe fare finta di niente. Il flanker udinese dell’Italia e della Benetton Rugby ha annunciato oggi il ritiro dal rugby giocato dopo aver difeso la maglia azzurra in centodiciannove occasioni, il biancoverde di Treviso in centotrentasei, il giallonero di Calvisano in ottantasei: fanno trecentoquaratuno partite ad alto livello. Trecentoquarantadue, contando l’apparizione con il bianconero dei Barbarians nel 2013 a Twickenham contro l’Inghilterra: un onore che non poteva non essere concesso a chi ha saputo incarnare perfettamente la sportmanship che ha sempre contraddistinto il club a inviti nato nel 1890 a Bradford. Nel mezzo, quattro partecipazioni alla Rugby World Cup (Francia 2007, Nuova Zelanda 2011, Inghilterra 2015, Giappone 2019), quattordici campagne del Sei Nazioni, una candidatura a MVP del Torneo nel 2013, tre uscite da Man of the Match con l’Italia, le sorprendenti cinquantotto apparizioni consecutive per la Nazionale tra novembre 2008 e febbraio 2014, un record che assume un valore ancor più rilevante per chi vive nella trincea della terza linea.

E, ancora, la capacità di reinventarsi seconda linea a trentaquattro anni, dopo un lungo stop per infortunio, cedendo la maglia numero sei in favore della numero quattro. Sino all’ultima uscita il 22 febbraio scorso all’Olimpico, contro la Scozia, in coppia con Niccolò Cannone: a dividerli, quattordici anni di differenza. Alfredo Gavazzi, Presidente della Federazione Italiana Rugby, ha reso omaggio alla carriera di Alessandro Zanni:

“Conosco Alessandro sin da quando, giovanissimo, arrivò a Calvisano da Udine dopo essersi messo in mostra con le Nazionali giovanili. Educato, serio, determinato: fu chiaro da subito che era un giovane destinato a grandi cose nel nostro sport. Avrebbe esordito in Nazionale pochi mesi dopo, a Prato, contro Tonga: da allora, sino ad oggi, un punto di riferimento. Quindici anni di carriera internazionale. Mai sopra le righe, sempre al servizio dell’azzurro. Un professionista esemplare, un uomo di grande serietà. A Treviso nel nuovo ruolo di preparatore atletico saprà conquistare da subito il rispetto di atleti vecchi e nuovi, non ho dubbi. Per esperienza e per approccio, una grande risorsa per tutto il movimento. Ci mancherà vederlo in campo, parlo a nome di ogni appassionato. Il rugby italiano gli è grato e debitore”.

“Ricordo i primi raduni con l’Italia sotto John Kirwan, l’esordio con Tonga con Pierre Berbizier al comando, la vittoria al Flaminio contro la Francia sotto Nick Mallett, la gioia provata a Roma insieme a Jacques Brunel quando battemmo l’Irlanda davanti a settantacinquemila spettatori. Momenti indelebili, come tanti altri che hanno contraddistinto gli ultimi due anni con Conor prima e con Franco, negli ultimi mesi: hanno creduto in me in un ruolo al quale sono arrivato nella fase finale della mia carriera e di questo non posso che ringraziarli.Ho sempre lavorato per ripagare la fiducia di tutti i tecnici che mi hanno concesso il privilegio di vestire la maglia della Nazionale. A trentasei anni è arrivato il momento di guardare oltre, ringrazio la Benetton Rugby per queste undici stagioni in cui ha creduto in me come atleta e per aver deciso di continuare a farlo nel mio nuovo ruolo di assistente preparatore: spero di poter scendere in campo in agosto nei due derby con le Zebre che dovrebbero concludere il Guinness PRO14, per salutare il pubblico di Monigo. Sopratutto, vorrei ringraziare l’Italia, il pubblico del Flaminio e dell’Olimpico, le migliaia di tifosi che ci hanno sempre fatto sentire il loro affetto in ogni parte del mondo. Grazie a loro ho vissuto un’avventura unica, la stessa che spero rappresenti il sogno di ogni bambina o bambino che prende per la prima volta in mano una palla ovale” ha detto Alessandro Zanni commentando il proprio ritiro dal rugby agonistico.
 
LA SCHEDA
Alessandro Zanni Nato a: Udine il: 31 gennaio 1984 Ruolo: flanker/seconda linea Esordio in Nazionale: Italia v Tonga 48-0 (Prato, 12 novembre 2005) Punti segnati: 20 (4 mete) Caps: 119 Caps Sei Nazioni: 54 Caps Rugby World Cup: 11 Honours: Italia, Barbarians, Italia “A”, Italia U21, Italia U19 Man of the Match internazionali: 3 (Ita v Eng 2010, Ita v Ire 2013, Ita v Fji 2013) Giovedì 18 giugno alle ore 19 Alessandro Zanni sarà il protagonista del FIRTalks settimanale, in onda in diretta sulla pagina Facebook e sul canale Youtube ufficiali della FIR, per ripercorrere insieme agli appassionati la propria carriera e rispondere alle domande dei sostenitori della Nazionale.



DEAN BUDD ANNUNCIA IL RITIRO DAL RUGBY INTERNAZIONALE

ROMA (Fir) - Dean Budd, seconda linea con 29 caps con la maglia della Nazionale Italiana Rugby tra giugno 2017 e febbraio 2020, ha annunciato oggi il proprio ritiro dal rugby internazionale. L’avanti trentatreenne ha ufficializzato il proprio addio alla scena dei test-match dopo aver concluso il proprio cammino con la maglia della Benetton Rugby, iniziato nel 2012 e che ha visto l’equiparato neozelandese guidare come capitano i Leoni nel 2017/18 e 2018/19.

Con la Nazionale Italiana Dean ha debuttato il 10 giugno 2017, lanciato dall’allora CT Conor O’Shea a Singapore contro la Scozia nel test inaugurale del tour estivo di quell’anno, diventando un punto fisso del pack azzurro durante la gestione del tecnico irlandese che lo aveva voluto capitano degli Azzurri sia nell’ultimo test pre-Mondiale di settembre a Newcastle con l’Inghilterra che nella seconda sfida iridata di Fukuoka, quando l’Italia aveva travolto il Canada prendendo temporaneamente il comando del girone. Nel Torneo 2020, con Franco Smith che già lo aveva allenato a Treviso sulla panchina della Nazionale, l’esperienza e le doti di leadership di Budd lo avevano visto trovare spazio dalla panchina in tutte le tre gare disputate prima dello stop al Guinness Sei Nazioni imposto dal Coronavirus.

“Voglio ringraziare tutto il rugby italiano per questi otto anni vissuti insieme. Quando nel 2012 sono arrivato dal Giappone non avrei mai nemmeno sognato di poter vivere la fantastica avventura che l’Italia, adottandomi sportivamente e umanamente, ha messo sulla mia strada. Sono fiero di aver rappresentato questo Paese a livello internazionale, di aver avuto il privilegio di essere capitano della Nazionale in un incontro della Rugby World Cup, di aver sfiorato con Benetton Rugby una storica qualificazione alle semifinali di Guinness PRO14. Gli ultimi mesi hanno cambiato la vita di tutti noi, è il momento giusto per guardare avanti a ciò che la vita ha in serbo per me e la mia famiglia” ha detto Dean Budd.

Alfredo Gavazzi, Presidente della FIR, ha dichiarato: “Dean ha dimostrato grande professionalità e attaccamento alla causa azzurra nei tre anni in cui ha indossato la maglia della Nazionale.
A nome di tutto il rugby italiano voglio ringraziarlo per aver messo al servizio del nostro sport e del nostro Paese le proprie doti di leader, di atleta e di uomo e augurargli il meglio per le sfide che lo attendono, dentro e fuori al nostro mondo”.
 

 
   
Ultimo aggiornamento: 21:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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