Ancora un'altra delusione per la scherma italiana, che a questi Giochi Olimpici di Tokyo 2020 ha fatto e sta facendo molta fatica a rispolverare e aggiornare i fasti di un tempo.
OLIMPIADE TOKYO 2020 - SPADA MASCHILE A SQUADRE: ITALIA BATTUTA AI QUARTI DI FINALEhttps://t.co/eQOCZeplMu #scherma #Tokyo2020 #italiateam pic.twitter.com/5JPtdrKrJK
— Federscherma (@Federscherma) July 30, 2021
La polemica
Marco Fichera, a nome di tutta la squadra, ha dovuto fare il punto sulle accuse mosse ai quattro schermidori azzurri riguardo la loro professionalità: «Bisogna fare una analisi di quello che non è andato oggi e in questa Olimpiade che non possiamo fare oggi. Possiamo solo leccarci le ferite e prenderci le critiche e andare avanti, ma vorrei che si sottolineasse che ci abbiamo messo tutto e chiedo di non mettere in discussione quello che questi quattro atleti hanno messo in cinque anni di attività - dice amareggiato nel post-incontro il sicialiano. Che prosegue - Il risultato è deludente, le critiche ci stanno e da professionisti le accettiamo ma non accettiamo più, neanche da perdenti oggi, le critiche che abbiamo letto sul nostro professionismo, sul nostro essere atleti attenti ai minimi dettagli, e su quello che abbiamo fatto. Non è più tollerabile».
L'incontro della discordia
Poi entra nello specifico di un incontro sfortunato, analizzando cosa non è andato in una sconfitta ai quarti di finale tanto negativa quanto inaspettata: «Fino a metà del quarto di finale contro la Russia stavamo disputando un buon match, anche se con degli errori individuali che possono starci. Poi non abbiamo saputo gestire il nervosismo generato da alcune decisioni arbitrali discutibili che si sono create. Si è spenta la luce probabilmente e forse c'è stata una gestione sbagliata del gruppo degli atleti in pedana. Qualcosa evidentemente non ha funzionato e ci lecchiamo le ferite per un risultato che non ci soddisfa. Ci abbiamo messo il cuore, ma purtroppo non è andata come volevamo».
Un brutto momento, in generale, per la scherma italiana, che sebbene fino ad ora sia stata la disciplina che ha portato più metalli al medagliere olimpico del tricolore, non ne ha portato nessuno di colore oro, purtroppo. E a questo non eravamo davvero preparati.