Olimpiadi, 100 atleti no-vax su 613 in team Usa: polemica su chi rifiuta immunizzazione

Sabato 24 Luglio 2021
Olimpiadi, 100 atleti no-vax su 613 in team Usa: polemica su chi rifiuta immunizzazione

Vaccino? No, grazie. A Tokyo, ora che ci sono le Olimpiadi, torna a far discutere il caso di Michael Andrew, il nuotatore statunitense che qui punta a 3 medaglie fra misti, rana e 50 stile libero e che, in occasione di un raduno di allenamenti alle Hawaii, aveva tenuto a sottolineare di non aver fatto il vaccino per il Covid, e di non avere pregiudizi al riguardo ma di non volerlo fare anche in futuro. «Non voglio immettere nel mio corpo sostanze che potrebbero provocare reazioni e pregiudicare il rendimento di uno che fa sport.

Come atleta di alto livello, io devo calcolare tutto, e non voglio dovermi fermare per qualche giorno», aveva spiegato, per poi ribadire le proprie tesi anche in Giappone.

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Olimpiadi, 100 atleti no-vax su 613 in team Usa

Frasi che hanno fatto discutere, al punto che in molti fra i mass media olimpici sono poi andati a chiedere ai tecnici del nuoto Usa quale sia la situazione logistica di Andrew al villaggio atleti, ovvero se ci sia un compagno che divide la stanza con lui. La risposta è stata che «i ragazzi si sono organizzati da soli», poi a cercare di fare chiarezza è intervenuto il medico di Team Usa Jonathan Finnoff, che ha cercato di riportare il tutto a quella che per lui è la normalità delle cose, tenuto anche conto di quale sia la media nazionale dei vaccinati negli Usa. Ma così è venuto fuori che su 613 atleti statunitensi presenti a Tokyo, un centinaio non sono vaccinati.

«Cinque su sei fra i nostri atleti sono stati vaccinati per il Covid - ha spiegato Finnoff -. Si tratta dell'83% del nostro gruppo, è un numero sostanzioso e noi siamo soddisfatti così». Quindi sono un centinaio i 'no vax' del team che ieri ha sfilato con un gruppo particolarmente folto e "griffato" da uno stilista alla moda. Ma ora le immagini di così tanti atleti e dirigenti americani in mascherina ma a zero distanziamento fanno pensare. A sostegno delle proprie tesi, il dottor Finnoff ha poi ricordato che la media nazionale dei vaccinati negli States è del 56%, quindi dov'è il problema se gli atleti portati a Tokyo sono all'83? E poi, almeno per ora, anche in America nessuno può essere obbligato a vaccinarsi. «La cosa migliore è che ognuno sia consapevole a cosa va incontro - le parole del medico - e quindi si regoli di conseguenza. La gente va responsabilizzata, e noi abbiamo varato una serie di misure per minimizzare i rischi».

I POSITIVI - Così finora gli unici statunitensi risultati ufficialmente positivi sono stati la riserva della ginnastica Kara Eaker e lo specialista del beach volley Taylor Crabb, che ha chiesto alle autorità giapponesi di poter tornare a casa, alle Hawaii, e di trascorrere lì la quarantena. Intanto Andrew è stato attaccato sui social dalla connazionale, e collega di piscine, Maya DiRado, 4 medaglie vinte a Rio 2016: «è frustrante vedere che Michael ha preso una decisione che mette a rischio i compagni». Ma la risposta dei compagni è stata a favore del 'reprobò, difeso in particolare dall'olimpionico Caeleb Dressel; lui sì vaccinato («sono del team Moderna», ha scherzato) ma favorevole alla libertà di scelta. Che non deve venire meno anche se c'è il rischio di perdere un'Olimpiade.

 

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