Tokyo 2020, dal Duomo di Milano in lockdown a Imagine: cerimonia tra ricordi di dolore e immagini di speranza

Venerdì 23 Luglio 2021 di Raffaele Pezzarossa
Tokyo 2020, la cerimonia d'apertura tra ricordi di dolore e immagini di speranza

Non è stata una cerimonia d'apertura come le altre, quella delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Ma, del resto, lo si poteva anche immaginare. Non per questo sono mancate le emozioni, amplificate anzi dalla surrealità di uno Stadio Olimpico completamente vuoto, rappresentazione quasi simbolica degli ultimi 365 giorni, quelli in più che sono serviti per avere i tanto attesi Giochi.

 

I Giochi tra dolore e speranza

Tra i vari festeggiamenti, balli e proiezioni anche qualche immagine direttamente dal passato. Flash di dolore e di solitudine, ma soprattutto di speranza, visto che oggi, nonostante tutto, si torna a celebrare lo sport, e con esso la vita. Tra gli spezzoni mostrati appare un solitario Duomo di Milano, abbandonato a se stesso durante l'era poi non così lontana del lockdown, svuotato e spaurito di fronte al nulla dell'incredibilmente silenziosa metropoli lombarda. Immagine concrete di un paese, l'Italia, che il dramma l'ha vissuto prima e più intensamente di tutti, vuoi per sfortuna, vuoi per impreparazione.

Video

Poi l'immagine di un mondo illuminato, mentre sullo sfondo suonano le melodie di Imagine, canzone senza tempo come senza tempo saranno queste Olimpiadi, che scendono in campo senza la componente più importante. Il pubblico, anzi, quale pubblico? La gente, le persone, le anime. Pita Taufatofua esce a torso nudo quasi a sfidare petto a petto il coronavirus, Riilio Rii imponente segue la scia. Anche un minuto di silenzio, fortemente voluto da tutti gli intepreti del Cio, per ricordare sì le vittime del Covid ma anche le mai dimentiche vittime dell'attentato di Monaco '72.

Chiude, dopo tanto altro, Naomi Osaka, tennista un po' americana ma in fondo in fondo giapponese, di cognome e lineamenti, che per una volta lascia la racchetta e impugna la fiaccola, si trasforma in tedofora, l'ultima, e accende il tripode, che arderà a partire da questa prima notte giapponese dei Giochi fino a quella del prossimo 8 agosto.

E arderà forte, come prima mai.

Ultimo aggiornamento: 18:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA