Una delle certezze della nuova Italia di Luciano Spalletti è sicuramente Nicolò Barella. Il nuovo corso della Nazionale partirà sabato sera a Skopje contro la Macedonia del Nord, e il centrocampista dell'Inter sarà uno dei perni della mediana azzurra: «Ogni mister ha le sue caratteristiche e Spaletti ci ha dato grandissime idee. Ora sta a noi interpretarle in campo», ha detto Barella in conferenza stampa. Inevitabile una domanda su Roberto Mancini e il suo discusso addio: «Noi non avevamo percepito nulla, io ho sempre pensato soltanto ad andare in campo e fare il meglio possibile per questa Nazionale.
La Macedonia del Nord richiama fantasmi risalenti al 24 marzo del 2022, quando un gol di Trajkovski nel finale ci eliminò dai playoff escludendoci, per la seconda volta consecutiva, dalla fase finale di un Mondiale: «Parlo per me e dico che probabilmente a Palermo ho sentito troppo il peso di quella partita, tutti noi pensavamo di non meritarci di essere lì e quello ci ha condizionato tanto. Probabilmente ci fu frenesia, volevamo chiudere subito la partita perché poi tre giorni dopo c'era un'altra partita contro un'altra squadra. Ci sono stati tanti fattori... non è una giustificazione ma ci sono stati tanti fattori che ci hanno condizionato e ci hanno fatto perdere la lucidità».
France Football ha rivelato nella serata di ieri la short list dei calciatori candidati a vincere il Pallone d'Oro e Barella è l'unico italiano presente: «Il fatto di essere entrato in questa lista lo devo all'ultima ottima stagione, anche se non abbiamo vinto la Champions League. Quella di domani sarà una gara difficile, lo sappiamo per esperienza, ma quella di domani è un'altra partita e questo è un nuovo corso».
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