Dieci anni senza Sic.
Papà di Simoncelli: «Marco sarebbe stato l'erede di Valentino Rossi»
Moto Gp, la Rai ricorda Simoncelli a dieci anni dalla scomparsa: dal 19 ottobre la storia del Sic a "Ossi di seppia"
La morte di Simoncelli in diretta, sotto l’occhio delle telecamere, è ancora un ricordo vivo, impossibile da dimenticare anche a distanza di dieci anni da quella immane tragedia. E proprio a lui, al Sic, come tutti lo chiamavano, sarà dedicata la terza puntata di "Ossi di Seppia, quello che ricordiamo", in esclusiva dal 19 ottobre su RaiPlay.
«Non avrei mai pensato di dover raccontare la morte del mio amico Sic», ha commentato Paolo Beltramo, storico inviato ai box del motomondiale, voce narrante di questa terza puntata. Dopo la sua scomparsa, al centauro di Coriano è stato intitolato il circuito di Misano. Marco era un bravissimo pilota, altrimenti non avrebbe conquistato un titolo di campione del mondo come gli era riuscito nel 2009 sulla 250. Altrimenti non sarebbe riuscito a vincere 14 corse nel mondiale, o a salire per 31 volte sul podio in 151 gare, oppure a mettere a segno 15 pole position. E sebbene i numeri non mentono mai sulla stoffa di un campione sportivo, dieci anni dopo ricordiamo soprattutto il sorriso e la spontaneità genuina del ragazzo romagnolo. Con i suoi riccioli e la battuta sempre pronta, Marco Simoncelli ha lasciato un vuoto enorme. È per questo, che la gente lo cerca ancora oggi nei ricordi.