La Formula E fa il salto: ora diventa Mondiale

Sabato 2 Gennaio 2021 di Giorgio Ursicino
La Formula E fa il salto: ora diventa Mondiale

La Formula E è diventa “grande”. Arrivato solo alla settima stagione, il campionato delle monoposto elettriche riceve la prestigiosa investitura di Mondiale. Poche altre Serie sono riuscite a bruciare le tappe tanto in fretta e ciò è senza dubbio dovuto alla forza dirompente con cui si sta affermando in tutto il mondo la mobilità “zero emission” di cui la FE si è ritrovata ad essere un perfetto testimonial. In più, c’è la vision di due persone speciali capaci di anticipare di qualche tempo la transizione ecologica, che ha avuto una indubbia accelerazione da quando il diesel è finito nel mirino per le sostanze inquinanti, trascinando nel vortice tutti i propulsori termici e mettendo sul palcoscenico quelli a batterie che, almeno sul veicolo, sono assolutamente puliti. Da un parte Alejandro Agag, il giovane manager spagnolo con il motorsport nel Dna.
LA DETERMINAZIONE DI TODT
Dall’altra, l’esperto francese Jean Todt, il più volte presidente della Federazione Internazionale (FIA) che ha vinto tutto quelle che era possibile vincere, prima come rallista, poi come team manager. Fra le sue gemme c’è il Mondiale Rally, la Dakar e Le Mans come condottiero della Peugeot e poi la striscia vincente della Ferrari di Schumacher come team principal, fino a fare addirittura il ceo di Maranello. Per un manager di motorsport un biglietto da visita unico. Come tutti, la FE lo scorso anno è stata penalizzata dal covid, un’emergenza che probabilmente lascerà segni importanti anche nel 2021. Le monoposto elettriche, infatti, all’inizio hanno avuto la loro stagione a cavallo degli anni (per occupare il meglio possibile i vuoti lasciati dalla F1) ed ora è molto anticipata visto che la partenza doveva essere a gennaio. Questo, in un periodo simile, non è affatto un vantaggio perché la pandemia è ancora in corso e gli effetti del vaccino non ancora tangibili. Alla situazione del virus se ne affianca un’altra, tutto sommato prevedibile. La crescita vertiginosa doveva necessariamente avere una fase di riflessione, più matura, per scremare il groviglio che si era venuto a creare.
Vuoi il format, molto intelligente che aveva l’obiettivo di tenere sotto controllo i costi (per non incappare nel gigantismo della F1), vuoi la luce che garantiva ai brand che decidevano di partecipare, quasi tutti i costruttori erano scesi in campo. Nel 2020, per la prima volta nella storia, i quattro costruttori tedeschi di prestigio e grande tradizione sportiva si sono scontrati tutti insieme in una Serie per monoposto: Audi, Bmw, Mercedes e Porsche. Fantastico.
Calcolando che c’è anche la Jaguar, la DS, la Nissan e la Mahindra era veramente un piatto troppo ricco. Era logico, quindi, arrivasse un assestamento poiché uno solo vince e le Case tanto importanti preferiscono dividersi per non dover attendere troppo il loro tempo di brindare. Audi e Bmw hanno già annunciato che questa sarà la loro ultima stagione, mentre Mercedes e Porsche continueranno, avendo sempre un programma alternativo (F1 per Mercedes, ritorno a Le Mans per Porsche).
PANDEMIA IN AGGUATO
Qualche problemino anche sul calendario che, essendo stato presentato a giugno, ha avuto una serie di rinvii ed è tuttora molto fluido.

Si doveva partire il 16 gennaio con due gare a Santiago del Cile, ma le recenti limitazioni a spostarsi che hanno avuto i britannici (5 team su 12 hanno base in Inghilterra) ha fatto scattare il cambio di data. Il via, quindi, dovrà attendere un mese in più: il 26 e 27 febbraio sono per il momento confermati gli E-Prix di Diriyah in Arabia Saudita. Anche le gare di Città del Messico il 13 febbraio e di Sanya in Cina hanno annunciato di spostare più avanti la data, mentre il 10 aprile è confermato l’E-Prix di Roma sul circuito dell’Eur migliorato che sarà anche il primo appuntamento europeo. Poi è in calendario Parigi (24 aprile), Monaco (8 maggio), Seoul (23 maggio), Berlino (19 giugno), New York (10 luglio) e Londra dove si concluderà la stagione 7, covid permettendo, con un doppio appuntamento il 25 luglio. Intanto promoter e Fia stanno lavorando sulle monoposto della Gen3 che sono state posticipate di un anno. Dovranno salire le prestazioni e questo non sarebbe un problema per la motorizzazione elettrica, ma bisognerà (per volere di quasi tutti) tenere imbrigliate le spese.

Ultimo aggiornamento: 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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