Novantanove.
Il fenomeno britannico ha confermato per l’ennesima volta perché è diventato il padrone del Circus. La velocità è solo la base. Hamilton è concreto ed affidabile, non sbaglia mai. è un grande tecnico e un lavoratore, motiva la squadra e fa tirare fuori il meglio a tutti. A visione di gara, coraggio ma mai incoscienza, e sa trattare gli pneumatici come nessuno tirandone fuori fino a l’ultima goccia di energia. In più è praticamente perfetto a domare le astronavi ibride che devono durare buona parte delle stagione risparmiando ogni componente della meccanica. Altri driver sono stati fuoriclasse, mai tante doti sono emerse da un solo campione. Per questo sarà un’impresa durissima stoppare la sua corsa verso l’ottava meraviglia che lo renderebbe unico consentendogli di festeggiare pure cento pole e cento vittorie.
L’unico candidato a farlo quest’anno è il talentuoso Max Vestappen che dal punto di vista della guida pura in questo momento è forse migliore del Re Nero, ma non può disporre di un pacchetto tanto completo come quello di Hamilton. La Red Bull è la macchina più rapida in questo inizio del 2021, ma probabilmente non basta per piegare l’artista inglese e la sua equipe guidata da Toto Wolff. Il velocissimo Max e la sue monoposto danno l’impressione di essere meno costanti ed affidabili della coppia Re Nero-Frecce d’Argento e Lewis punterà su questo per fare scacco matto. Sui saliscendi mozzafiato di Imola (oltre 235 di media oraria) Hamilton con una monoposto meno rapida è riuscito a precedere le due Red Bull di Perez e Vertappen rispettivamente di 35 e 87 millesimi.
Meno di un decimo, un battito di ciglia. Il compagno Bottas, in pole lo scorso anno, è solo ottavo, staccato di quasi mezzo secondo. Su una pista dove superare è difficile, è un’ottima base anche se i “bibitari” potranno contare per la prima volta da tempo su un attacco a due punte. Il Santerno non è Montecarlo, ma anche l’anno scorso si è visto che ci è solo un punto di sorpasso e chi è davanti, se è bravo, ha buone armi per difendersi. Bene la Ferrari che su una pista diversa ha confermato la sua crescita soprattutto con Leclerc (4°) che, come velocità, sembra il grado di competere con super Max. Molto ridotto, almeno in prova il gap, Charles ha girato a tre decimi dal Hamilton e le Red Bull. Carlos non è riuscito ad entrare in Q3, ma continua il suo apprendistato con la squadra e sembra avere tutti i numeri per diventare uno dei migliori.