Italia-Germania a Bordeaux: i rari
"incroci" fra calcio e vino

Venerdì 1 Luglio 2016 di Gigi Bignotti
Italia-Germania a Bordeaux: i rari "incroci" fra calcio e vino
“L’unico vero contatto fra calcio e vino è Gianni Brera, il resto è gratuito”, parola di Italo Cucci, firma storica del giornalismo sportivo. Un tributo al "Poesta degli stadi" (copyright Giorgio Lago) amico e sodale  del guru  Gino Veronelli oltre che coautore di una bibbia dell'enogastronomia come "La Pacciada". Ma ora non sarà più così: si giocherà infatti a Bordeaux, terra dei due mari, celeberrima in tutto il mondo per i vini, la 32.ma sfida Italia-Germania, un match che fa la storia del calcio e s'incrocia così con quella del vino.  Curioso è notare che Bordeaux è gemellata col Comune tedesco di Monaco di Baviera e altre 10 città al mondo, in Italia la sola Orune (Nuoro) borgo sardo di duemila abitanti.

Lo stadio - Il nuovo stadio di Bordeaux è il Matmut Atlantique, realizzato da un famoso studio di architettura Herzog & De Meuron E si trova  a Nord della città, nel quartiere Bordeaux-Lac a poca distanza da Parco delle Esposizioni e Palazzo dei Congressi.  Una arena che è senz'altro un gioiello, ma non da meno lo è la Cité du Vin (Cittadella del vino)  inaugurata meno d un mese fa e che è una struttura a metà tra un museo  e parco a tema (tipo museo Swarovski a Wattens-Innsbruck).  Realizzata dallo studio parigino XTU, alta 55 metri, è coperta da 900 pannelli di vetro, 2500 di alluminio placcato in oro, per un effetto che evoca lo scivolare del vino nel bicchiere. Nel capoluogo della Gironda - che oggi conta 240mila abianti - le vigne "spuntarono" poco dopo il Mille ben prima del... pallone: i notabili di Burdigala (Bordeaux) decisero di creare propri vigneti a causa dei prezzi troppo elevati dei vini italiani e narbonesi, importati da Roma.   Nel XIII secolo, il re di Francia conquista il porto di La Rochelle e Bordeaux diventa un punto privilegiato per l'Inghilterra: all'epoca, il vino, ottenuto miscelando uve di colore diverso, era chiaro, da cui il nome claret. A partire dal XVI secolo i vitigni iniziano ad assumere una struttura simile a quella dei filari presente oggi.

All'inizio del XVII secolo inizia la concorrenza specie degli olandesi e la famiglia bordolese Pontac sceglie per prima di migliorare la qualità della coltivazione: i vini vengono messi ad invecchiare in barrique nuove e di quercia. Approfittando di un albergo di sua proprietà a Londra, la Pontac fa conoscere i suoi vini OltreManica dove  finiscono per essere venduti più cari degli altri Bordeaux. Anche gli altri produttori seguono questa strada, che si rivela vincente: i vigneti si estendono ulteriormente fino al Médoc e al Sauternes, e nelle regioni di Blaye e Bourg. Vengono creati i grandi vigneti del Médoc ed i cru bordolesi.

Italia-Germania - Le due Nazionali si sono affrontate finora 32 volte: cinque nelle fasi finali dei campionati mondiali, tre in quelle degli  europei e 24 in amichevole.  In gare ufficiali gli azzurri sono imbattuti con i tedeschi dal 21 giugno 1995 quando, a Zurigo, nel torneo che celebrava il centenario della federazione svizzera, fu 2-0 per il gol di Helmer e l'autogol di Paolo Maldini. 

 
Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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