MILANO - In Italia per pianificare il mercato e per la prima assoluta al Meazza. Con un giorno di ritardo sui tempi da lui stesso annunciati (Torner il 28 novembre) nel corso della sua ultima visita. Ma da domani Erick Thohir sar di nuovo a Milano per prendere totale possesso della sua Inter.
Un week-end sarà, invece, utile per iniziare a gettare le basi dell’Inter che verrà e per il debutto, nella Scala del Calcio, da plenipotenziario nerazzurro.
Domani pomeriggio dovrebbe andare, infatti, in scena il primo summit per Thohir. Oggetto di discussione la prossima campagna acquisti-cessioni, astanti Walter Mazzarri e i responsabili del mercato nerazzurro Branca e Ausilio.
Domenica (ore 15), invece, contro la Sampdoria dell’ex Mihajlovic l’esordio da presidente, con Massimo Moratti a fianco e molti nerazzurri del passato (da Bergomi a Toldo, da Di Biagio a Pagliuca, Corso, Domenghini…) in tribuna. E, nell’attesa, Thohir non smette di parlare in Indonesia. A margine di un convegno a Bandung, il tycoon ha fatto definitiva chiarezza sulla distribuzione delle azioni nerazzurre tra lui e i suoi soci. «Il nostro 70% è così diviso: a me spetta il 60% (pari al 42% dell’Inter ndr), il restante 40 è diviso equamente tra Rosan Roeslani e Handy Soetedjo, entrambi al 20%( 14% a testa ndr)».
Quanto invece agli obiettivi di mercato per gennaio, «ne parlerò in occasione del mio prossimo viaggio a Milano. Vedere l'Inter tra le prime 4 sarebbe un grande traguardo». Certo servirà qualche rinforzo, specie in attacco, dove, al momento, Mazzarri ha solo la freccia-Palacio al suo arco. E il nome che circola con più insistenza è quello di Edin Dzeko, ai margini nel Manchester City di Pellegrini. Ma risale Osvaldo, oggi al Southampton. Per il bosniaco servono 25 milioni di euro, ma se i Cityzens accettassero un prestito con obbligo di riscatto l’affare potrebbe andare in porto già a gennaio. Per il settore esterni, monitorati i friulani Basta e Gabriel Silva ed Insua dell’Atletico Madrid.
Ultimo aggiornamento: 08:23
Un week-end sarà, invece, utile per iniziare a gettare le basi dell’Inter che verrà e per il debutto, nella Scala del Calcio, da plenipotenziario nerazzurro.
Domani pomeriggio dovrebbe andare, infatti, in scena il primo summit per Thohir. Oggetto di discussione la prossima campagna acquisti-cessioni, astanti Walter Mazzarri e i responsabili del mercato nerazzurro Branca e Ausilio.
Domenica (ore 15), invece, contro la Sampdoria dell’ex Mihajlovic l’esordio da presidente, con Massimo Moratti a fianco e molti nerazzurri del passato (da Bergomi a Toldo, da Di Biagio a Pagliuca, Corso, Domenghini…) in tribuna. E, nell’attesa, Thohir non smette di parlare in Indonesia. A margine di un convegno a Bandung, il tycoon ha fatto definitiva chiarezza sulla distribuzione delle azioni nerazzurre tra lui e i suoi soci. «Il nostro 70% è così diviso: a me spetta il 60% (pari al 42% dell’Inter ndr), il restante 40 è diviso equamente tra Rosan Roeslani e Handy Soetedjo, entrambi al 20%( 14% a testa ndr)».
Quanto invece agli obiettivi di mercato per gennaio, «ne parlerò in occasione del mio prossimo viaggio a Milano. Vedere l'Inter tra le prime 4 sarebbe un grande traguardo». Certo servirà qualche rinforzo, specie in attacco, dove, al momento, Mazzarri ha solo la freccia-Palacio al suo arco. E il nome che circola con più insistenza è quello di Edin Dzeko, ai margini nel Manchester City di Pellegrini. Ma risale Osvaldo, oggi al Southampton. Per il bosniaco servono 25 milioni di euro, ma se i Cityzens accettassero un prestito con obbligo di riscatto l’affare potrebbe andare in porto già a gennaio. Per il settore esterni, monitorati i friulani Basta e Gabriel Silva ed Insua dell’Atletico Madrid.
