Zaniolo più delizia che croce: è l’uomo in più ma va gestito

Martedì 28 Settembre 2021 di Stefano Carina
Zaniolo più delizia che croce: è l’uomo in più ma va gestito

 Il gesto di Zaniolo finisce sul tavolo del Giudice Sportivo. Uscendo dal campo al fischio finale nel derby, Nicolò - per replicare agli insulti ricevuti dagli spalti - si è toccato gli attributi abbinandoci poi le classiche corna. Atteggiamento che non è passato inosservato né in tribuna tantomeno agli ispettori della procura federale in campo che lo hanno inserito nel referto «per espressioni sconvenienti e offensive nei confronti dei tifosi avversari». Ora il fascicolo passa nelle mani di Gerardo Mastrandrea che dovrà decidere nel merito. A Trigoria, almeno ieri, non si respirava grande inquietudine. La serenità è dovuta ai numerosi precedenti che non hanno mai portato ad una squalifica ma, al massimo, ad un’ammenda. Il 30 ottobre 2019, ad esempio, Balotelli si rivolse con il dito medio nei confronti dei tifosi interisti: né multa, né squalifica. Copione che è ripetuto per Calabria (il 18 ottobre 2020, dito medio verso la panchina del Milan) e De Rossi (30 aprile 2017, gesto simile a quello di Zaniolo): anche in questi due casi nessuna penalità. Se la sono invece cavata con una multa, sempre De Rossi (7500 euro) per un dito medio rivolto ai tifosi della Lazio il 25 maggio del 2015 e Conte (2000 euro) per un dito medio verso la dirigenza della Juventus lo scorso 10 febbraio. Nella giurisprudenza recente, c’è il caso di Salvatore Esposito, centrocampista della Spal che una settimana fa ha mostrato i classici ‘heuvos’, come fatto da Zaniolo, dopo aver segnato un rigore (10 minuti prima ne aveva sbagliato un altro): tre giorni dopo era regolarmente in campo contro il Vicenza e domenica ha giocato contro la Ternana. Una linea che è seguita anche dalla Uefa: per gesti analoghi, Cristiano Ronaldo e il tecnico Simeone sono stati puniti in passato soltanto con delle multe. 
ATTENZIONI
La preoccupazione principale di Zaniolo dovrebbe esser quella di recuperare dal leggero affaticamento muscolare che lo ha costretto domenica a lasciare il campo a 13 minuti dalla fine.

Giovedì contro lo Zorya non giocherà, pronto a riprendersi il posto contro l’Empoli. Sinora Nicolò ha completato soltanto le prime due gare stagionali contro Trabzonspor e Fiorentina. Poi ha inanellato 74 minuti (Sassuolo), 65 (Verona), 74 (Udinese) e 77 (Lazio) ai quali aggiungere i 79 nel ritorno contro i turchi. Per un calciatore al rientro da due ko terribili ai crociati, è certamente un timing di tutto rispetto nel quale si evince da parte di Mou la volontà di gestirlo. La generosità di Nicolò era stato tema di dibattito già ai tempi di Ranieri: il tecnico lo aveva più volte invitato a gestirsi meglio in partita, per non arrivare al termine senza forze. Lo Zaniolo uscito dal derby è una delle poche note liete. E, insieme al ritorno di Pellegrini, la base dalla quale ripartire. Mercato in uscita: verso l’accordo Nzonzi-Al Rayan: biennale da 3 milioni a stagione per il calciatore, per la Roma un risparmio di 5 complessivi.


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