Uno scivolone (d’immagine) di un ragazzo perbene. È quanto accaduto a Nicola Zalewski, attaccante di 19 anni della Roma e della nazionale polacca, finito in un video dove, in compagnia di altri due ragazzi, si parla di un possibile consumo di droga.
LE SCUSE
Lo step successivo è la telefonata che arriva da Trigoria. A chiedere spiegazioni, il team manager Valerio Cardini. Poi tocca al gm Tiago Pinto. Un (doppio) confronto dove Nicola spiega quanto accaduto e si giustifica con il fatto che la musica gli impediva di ascoltare quanto detto, rassicurando di non aver fatto, ovviamente, alcun uso di stupefacenti. Ulteriore rammarico è non essersi reso conto che Cristian (che si scuserà in serata: «Sono dispiaciuto, scherzavo, sono contro tutti i tipi di droghe. Mi scuso per aver messo in difficoltà il calciatore della Roma» ) aveva inserito il video sui social, altrimenti lo avrebbe fatto rimuovere. E Mourinho, tornato nel frattempo a Londra, chiamato in causa nel filmato? Ufficialmente non lo ha contattato, se ne riparlerà lunedì.
A TRIGORIA
Per ora la Roma non ha multato Zalewski: pur stigmatizzando l’accaduto, ha compreso la natura della leggerezza. Nicola, tra l’altro, non sta vivendo un momento facile: ha perso recentemente il papà Krzysztof, dopo una lunga malattia. Scomparsa che gli ha tolto il punto di riferimento di una vita. Ha così lasciato la casa che aveva preso in affitto con il genitore a Trigoria, per tornare a Tivoli. Ora vive con la mamma Ewa, la sorella Jessica e la nonna Teresa. È rammaricato, sa che un professionista che gioca in Serie A non può permettersi leggerezze del genere.
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