Inarrestabile Vlahovic, decide la partita va a prendersi la semifinale di Coppa Italia contro la sua Fiorentina.
Ma la vittoria non cancella l’ottima prestazione del Sassuolo, costruito scientemente da Dionisi e capace di reggere il confronto con la corazzata bianconera fino al minuto 88, chiudendo il primo tempo con un maggior possesso palla rispetto agli avversari. Al Sassuolo manca la zampata del KO, troppo teneri Scamacca e Raspadori (osservato speciale da parte dei dirigenti juventini in tribuna), dall’altra parte invece Vlahovic è un cecchino, dopo aver preso la mira in almeno altre due occasioni clamorose. La Juve aveva bisogno della sua fisicità e dei suoi gol, soprattutto per risolvere partite sporche e delicate come quella contro il Sassuolo. Nella ripresa complici forze fresche dalla panchina la Juve alza ritmo e tiro, sfiora il vantaggio ripetutamente ma Pegolo è un mostro. Quando i tempi supplementari sembrano scritti arriva la zampata di Vlahovic, che abbatte la resistenza del Sassuolo e regala alla Juventus un incrocio da brivido contro la Viola, orfana della sua stella.
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