Tre gol in 7 minuti, Venezia ribalta il Como e si allontana dalla zona rossa

Domenica 2 Aprile 2023 di Marco De Lazzari
Tre gol in 7 minuti, Venezia ribalta il Como e si allontana dalla zona rossa

VENEZIA - Tre gol in sette minuti per affondare il Como in rimonta e uscire dalla zona rossa.

Il Venezia stavolta non tradisce ed anzi esalta i 6.600 del Penzo, record stagionale di presenze (con quasi mille ospiti) ripagato dal 3-2 al termine di una prestazione a tratti esaltante e straripante. Arancioneroverdi prolifici come poche altre volte in termini di quantità, abbinata finalmente ad una qualità quantomeno sufficiente a mettere al tappeto un avversario in serie positiva da 7 giornate.

Solo per la terza volta in questa tribolata stagione il Venezia inanella due vittorie di fila dando seguito ad un colpaccio esterno (prima della sosta ad Ascoli) e, finalmente, la classifica inizia a sorridere perché oggi il team di uno scatenato Paolo Vanoli sarebbe salvo evitando i playout. Da giocare restano però 7 partite e già la discesa di lunedì prossimo a Reggio Calabria sarà tutto fuorché una gita di Pasquetta.

DETERMINATO
Subito Venezia pericoloso al 5', Milanese ben servito in area da Ellertsson viene murato da Scaglia. Tre minuti gli ospiti passano, Cerri mette in mezzo per Da Cunha, Svoboda respinge ma l'ex Nizza scrive lo 0-1 (complici almeno tre rimpalli fortunosi). Il Venezia reagisce, al 18' cross di Carboni, Johnsen gira di testa ma si vede negare il gol dalla parte alta della traversa. Dopo una provvidenziale parata di Joronen sull'incornata di Cerri gli arancioneroverdi attaccano a pieno organico, Ellertsson dà a Milanese che allarga troppo il piattone, poi la prima parata di Gomis è sul rasoterra mancino di Carboni liberato da Johnsen. Al 28' il traversone di Zampano sorprende Candela, Pohjanpalo riesce a servire Milanese che spara in curva, subito dopo il Como lancia lungo e Joronen manca clamorosamente il pallone riuscendo a recuperare alla disperata su Cutrone a porta spalancata.
Tutto lagunare il finale di primo tempo, Johnsen si allunga e respingono i pugni in tuffo di Gomis, il quale toglie anche la sfera dalla testa di Pohjanpalo cercato da Tessmann. Il sacrosanto 1-1 arriva al 45', altro cross da sinistra di Carboni e Candela, perso da tutti a centro area, calcia al volo di sinistro non lasciando scampo a Gomis.

RIBALTONE
Mentre il Penzo sta ancora esultando l'arbitro Serra sventola per due volte il cartellino giallo in faccia a Vanoli, furioso e trattenuto a forza mentre vorrebbe raggiungere il fischietto torinese. Senza dubbio una brutta scena, fatto sta che al ritorno in campo il vice Godinho dirige le operazioni (con Vanoli ad "incombere" sulla sua testa dalla cabina sul tetto della tribuna) e il Venezia si scatena.

Al 3' Pohjanpalo dà a Johnsen e finalmente la palla è d'oro per il destro, vincente al quarto tentativo personale, di Milanese. Il vecchio Sant'Elena esplode e la gioia si rinnova già al 5' con l'undicesimo centro di Pohjanpalo, comodo comodo grazie al secondo assist di Johnsen che sfrutta al meglio un liscio di Scaglia sulla verticalizzazione di Carboni. Gli arancioneroverdi rischiano di dilagare andando a centimetri dal poker con Milanese, impegnando ancora Gomis con Pohjanpalo ed Ellertsson, prima di una deviazione di Pohjanpalo a negare il 4-1 al neo entrato Cheryshev. Al 37' il russo apre per l'altro innesto Pierini, il destro lento sfiora il palo e si arriva così al 90. per complicarsi la vita. Gabrielloni accorcia sul 3-2 (frustata di testa solo toccata da Joronen) con ancora i 4' e oltre di recupero nei quali stringere i denti, missione stavolta compiuta senza affanni e con pieno merito.
 


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