Ungheria-Italia, le pagelle: Dimarco laterale puro (7), Bonucci vero regista (7), Donnarumma migliore in campo (8)

Lunedì 26 Settembre 2022 di Andrea Sorrentino
Ungheria-Italia, le pagelle: Dimarco laterale puro (7), Bonucci vero regista (7), Donnarumma migliore in campo (8)

GULACSI4,5
Una presa difettosa subito al 5’. Pasticcia sull’1-0, e pure sul 2-0 non è il massimo
LANG5
Preso d’infilata più di una volta dagli azzurri
ORBAN6
Ha pochi riferimenti con gli attaccanti dell’Italia ma trova il bandolo
AT. SZALAI5
Salva sulla linea al 5’, ma avvia con un passaggio pericoloso l’azione dell’1-0. 
FIOLA5
Dimarco gli schizza via da ogni parte. 
SCHAFER6
Giocatore di qualità che prova a dare qualità, con esiti alterni
NAGY5
Errore nell’occasione dell’1-0, con retropassaggio horror
KERKEZ5
Molta confusione, e scarsa tenuta: il suo lato è terra di conquista
SZOBOSZLAI5,5
Si muove a tutto campo, elegante, ma è disinnescato.
NEGO5,5
Non incide, anche se partecipa al pressing su Jorginho
AD. SZALAI6
All’ultima in nazionale, si commuove. Si batte fierissimo. Fermato da Gigio nel st
STYLES6,5
Il più nitido nel st. Anche a lui Donnarumma nega un gol 
GAZDAG 6
Rileva Kerkez e migliora le cose
CT ROSSI5,5
Due sconfitte su due contro la “sua” Italia. Patisce gli azzurri per un’ora, poi tardivo risveglio

DONNARUMMA 8

Torna Gigione, in versione quasi circense con la tripla parata in pochi secondi al 5’ st: sembra un esercizio per i riflessi, invece è tutto vero.

Piede fatato pure su Styles al 10’. E dire che era partito con uscita sbagliata al 41’ pt

TOLOI 6,5
Tra i più aggressivi nel forsennato pressing iniziale, è spesso nella metà campo avversaria a ringhiare su Szoboszlai. Piuttosto nitido nelle letture quando la difesa deve schiacciarsi
BONUCCI7
È il vero regista della manovra, dato che Jorginho ha addosso un branco di lepri a inseguirlo. I primi tocchi dell’azione e lanci a testa alta, che disorientano gli ungheresi. Prezioso in un paio di chiusure difensive
ACERBI6,5
L’altro regista aggiunto, sul lato sinistro: detta passaggi e cerca le sventagliate. Gli scappa Nego una volta e viene ammonito, poi sostituito 
DI LORENZO7
Può distendersi tante volte sulla fascia, da ala, visto che non ha attaccanti da contenere. Colpo di testa a lato al 12’, un bel sinistro fuori di poco al 31’, e falcata sempre imperiosa
BARELLA7
In crescita rispetto alla gara con l’Inghilterra, entra in modo determinante nei due gol: suo il pressing che costringe Nagy all’errore sull’1-0, suo l’invito a Cristante nell’azione del 2-0. Sta tornando

JORGINHO 5,5

Ci vorrebbe Houdini per uscire dalla gabbia in cui lo chiudono, in tre, quando inizia l’azione degli azzurri. Così è spesso saltato, fatica a “sentire” il pallone e a entrare in partita, e deve limitarsi all’interdizione, non può illuminare.

CRISTANTE7
Un altro che gioca altissimo, quasi da trequartista di sinistra, per effetto del pressing corale. Va al tiro-cross al 5’, ed è quasi gol. A forza di porsi come riferimento continuo, serve l’assist per il 2-0
DIMARCO7
Si distende con piacere ed efficacia, laterale puro, da fuga sul fondo e cross: il giochino gli riesce diverse volte e nascono pericoli. È talmente in confidenza che va a segnare il 2-0 al centesimo affondo, suo primo in Nazionale e gol numero 1500 nella storia dell’Italia
RASPADORI6,5
Il gol dal falchetto dell’area qual è, sempre in apparenza troppo piccino per poter sfondare, e invece spunta dal nulla e ti punisce, con insospettabile perfidia. Secondo gol di fila in Nazionale. Dopo, tiene pochi palloni, e potrebbe fare meglio: in quello deve ancora crescere, e lo farà con Spalletti
GNONTO 6
Appartiene alla categoria dei guastatori, e in effetti provoca il gol dell’1-0 con l’aggressione (al limite del fallo) sul portiere in uscita. Poi corre tantissimo, e la prende poco
BASTONI 5,5
Barcolla un po’ appena entrato in campo, e non si riprende granché: rischia grosso anche con un quasi-rigore su Adam.
GABBIADINI5,5
Dovrebbe fare un po’ di gelida esperienza, invece le cose gli accadono un po’ intorno.
CT MANCINI7,5
Italia bella e a testa alta,che torna a muoversi di squadra, in modo armonioso, anche se nel finale si slabbra. È una nuova alba dell’homo italicus che gioca a pallone, dopo la scoppola mondiale. E c’è sempre il Mancio a proporla, com’è logico che sia.

Ultimo aggiornamento: 1 Ottobre, 22:09
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