Mattinata infuocata quella del calcio europeo, che ha ufficializzato nelle scorse ore la nascita della Superlega dei grandi 12 divisi tra Spagna, Inghilterra e Italia (con le nostre Juventus, Inter e Milan coinvolte). La notizia non ha mancato di suscitare nelle immediatezze numerose reazioni di tutti le parti coinvolte nel sistema calcio, club, federazioni, associazioni e giornali e finanche esponenti dell'establishment europeo.
Reazioni forti - e per grossa parte contrarie - all'idea del concretizzarsi di uno scisma che trasformerebbe il calcio in uno sport all'americana, dove il potere dei soldi la fa da padrone e dove i piccoli mercati restano perennemente tagliati fuori, senza possibilità di accesso.
Superlega, il grande scisma nel calcio: ecco cosa può cambiare
La stampa spagnola in prima linea
Non è un caso che tutti i grandi giornali europei, per una volta, incorino all'unisono il loro sdegno. "Il calcio esplode: nasce la Super Lega e l'Uefa minaccia sanzioni severe", titola il taglio alto di Marca, mentre ancora più cataclismatico è il quotidiano di Madrid AS, che titola "Nasce la Super Lega, inizia la guerra".
🌙 ¡Buenos días!
🗞️ Esta es la #PortadAS de hoy, lunes 19 de abril
✍️ "El Atlético abre hueco"#FelizLunes pic.twitter.com/2E2H9e5YOJ— Diario AS (@diarioas) April 19, 2021
In Francia
Anche in Francia la stampa non sembra aver accolto di buon grado la notizia, soprattutto in considerazione del fatto che il PSG di Nasser Al-Khelaïfi non è tra i dodici club che hanno accettato di rompere col sistema calcistico tradizionale (insieme al Bayern Monaco), pur essendo da anni ormai tra i club più facoltosi d'Europa. "La Guerra dei Ricchi", titola L'Equipe, rimarcando il carattere apocalittico di questa nuova tendenza.
La une du journal L'Equipe de ce lundi 19 avril : https://t.co/7OC1cUT87l pic.twitter.com/NKeRQzZZ8S
— L'ÉQUIPE (@lequipe) April 19, 2021
Persino l'Inghilterra
Non è meno critica la stampa inglese, nonostante l'annessione alla Superlega di ben 6 club, con l'Indipendent che titola "È la scalata USA al calcio". Un'idea che travalica persino la prospettiva sportiva per insediarsi su quella socio-economica, trasformandosi in un vero e proprio biasimo alla concezione sociale che dello sport ne danno gli interpreti d'oltreoceano. "È un punto di non ritorno, un atto di guerra", continua il quotidiano britannico. Parole forti, a cui porbabilmente seguiranno i fatti.
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