Stankovic frena l'Inter, solo 0-0 in casa della Samp: il Napoli ringrazia e vola a +15

Lunedì 13 Febbraio 2023 di Marco Callai
Stankovic frena l'Inter, solo 0-0 in casa della Samp: il Napoli ringrazia e vola a +15

L’Inter rallenta ancora.

Dopo i successi contro Cremonese e Milan, i nerazzurri si fanno bloccare da una generosa Sampdoria. I trentatrè punti di differenza in classifica, tra la seconda e la penultima forza del campionato, vengono cancellati dall’ottima prova difensiva della squadra di Stankovic. Serataccia per la LuLa, lontana anni luce dagli sfracelli dei tempi migliori e ad approfittare di questo passo falso è in primo luogo il Napoli: la corsa-Scudetto si trasforma, settimana dopo settimana, in passeggiato e ora i punti di vantaggio sono addirittura 15. Inzaghi conserva 3 lunghezze sul blocco delle terze (Atalanta, Roma, Milan).

LA PARTITA - Oltre a scegliere Acerbi per la difesa e Calhanoglu per la regia, Inzaghi torna ad affidarsi alla LuLa. La coppia prova a ripagarlo immediatamente con due occasioni nei primi 4 minuti: Audero si ripara in angolo dall’insidioso girata di testa di Lukaku dopo 95 secondi e poi neutralizza il tentativo di Lautaro, centrale, dal limite dell’area.

L’Inter, conscia di poter far valere il proprio strapotere fisico, non alza i ritmi e lavora ai fianchi la Sampdoria. Gestione del pallone in attesa del momento giusto per colpire. Potrebbe essere al 19’ quando Darmian suggerisce per Lautaro che manca clamorosamente il pallone. La squadra di Inzaghi mette le tende nella trequarti campo avversaria ma la linea a 3 di Stankovic tiene. Poco dopo la mezz’ora la prima palla gol per i padroni di casa: Zanoli guadagna terreno a destra e mette sul primo palo dove Lammers, di tacco, crea diversi patemi a Onana. Attorno a Lautaro e Lukaku, con marcature raddoppiate o addirittura triplicate, la pressante attenzione di Amione e Nuytinck fornisce gli esiti attesi da Stankovic. L’Inter ci prova anche con le palle inattive e al 35’ lo stacco di Gosens, su punizione di Calhanoglu, esce d’un soffio alla sinistra di Audero.   

Inzaghi lascia negli spogliatoi Gosens e affida la fascia sinistra a Di Marco. E’ un secondo tempo giocato a viso aperto da entrambe le squadre. L’Inter cerca varie soluzioni ma Lukaku e Lauraro, stretti nella morsa doriana, non hanno respiro. Di Marco, dopo vari affondi, si mette in proprio al 54’ ma la sua mira è leggermente alta. La Sampdoria inizia a prender coraggio e a rendersi pericolosa con le ripartenze: al 54’ e al 60’ la soluzione ricercata da Gabbiadini prima con il mancino e poi di testa è, di poco, larga. I ritmi calano. Al 66’ Inzaghi cambia volto alla sua squadra con una variazione per reparto: escono Lukaku, Barella e Darmian, entrano Dzeko, Brozovic e Dumfries. Non cambia lo spartito e allora, non riuscendo a esser pericolosa con le punte, l’Inter si affida ai suoi cecchini: Calhanoglu chiama prima Audero alla parata a terra e poi sfiora il palo alla sua sinistra.

Stankovic non possiede la stessa artiglieria e prova a proteggersi: Murru e Rincon rimpiazzano Djuricic e Gabbiadini, poi Quagliarella e Paoletti entrano per Lammers e Zanoli. All’87’ uno sciagurato retropassaggio di Dumfries “arma” Quagliarella di fronte a Onana ma il centravanti della Sampdoria è troppo defilato per far male. Cinque minuti di recupero e tre chance per gli ospiti. Al 92’ la staffilata di Acerbi viene deviata da Audero sulla traversa. Poco dopo Dzeko, sotto misura, mette fuori di testa e infine, esempio lampante della serata nera di Lautaro, il Toro a due passi dalla porta della Samp manca l’aggancio del pallone franando su Murillo. E’ l’ultima scena della sfida di Marassi. Dopo mesi di amarezze, una iniezione di entusiasmo per l’ambiente blucerchiato. Notte di riflessione, invece, per Inzaghi.


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