Roma-Inter, Spinazzola sfida Hakimi sulla fascia: sono gli esterni più in forma del campionato

Domenica 10 Gennaio 2021 di Stefano Carina
Spinazzola

La sfida Dzeko-Lukaku, il confronto tra gli ex United Smalling e Lukaku o tra due portieri, Handanovic e Pau Lopez, che non stanno vivendo la loro miglior stagione in carriera. Ok, Roma-Inter è anche questo. Ma non solo. Perché il match di oggi avrà uno dei duelli capaci di spostare l’inerzia della gara sulle fasce. Anzi, perlopiù sulla fascia mancina giallorossa e destra nerazzurra. Da un lato Spinazzola, dall’altro Hakimi: due frecce a confronto. Soprattutto per il nazionale azzurro non può essere una partita come le altre. Sia per il grande rifiuto subito un anno fa, quando l’Inter rinunciò allo scambio con Politano perché non convinta delle condizioni fisiche dell’ex Atalanta. Ma poi, c’è quell’errore nel 2-2 dello scorso 19 luglio che pesa. La partita di Spinazzola sin lì era stata perfetta: imprendibile per almeno 70 minuti, si era regalato anche la gioia (lui che con il gol non è che abbia questo gran feeling) di segnare la rete del provvisorio pari. Quando la rivincita sembra così servita, ecco l’harakiri che non ti aspetti. Il fallo da rigore commesso su Moses dal laterale giallorosso a tre minuti dal termine è - ad un asettico occhio esterno - comico oltreché suicida. Avviene tutto in un paio di secondi: invece di rinviare, Leonardo inciampa su se stesso e rifila un calcio a Moses: rigore inevitabile che Lukaku realizza.
ALL’ULTIMO CROSS
Il paradosso è che proprio da quella gara, si ebbe la certezza - errore a parte - che Spinazzola era tornato il giocatore ammirato con l’Atalanta.

Il trend mantenuto in questo campionato ne è la conferma. Oggi a pranzo, se la dovrà vedere con un avversario a dir poco ostico. Hakimi «è il giocatore perfetto per il 3-5-2», il biglietto da visita che porta in dote il marocchino, firmato Conte. E i numeri, dopo un normale periodo di adattamento al nostro torneo, sono lì a testimoniarlo. L’ex Dortmund ha già segnato 5 reti (su 15 tiri tentati) e firmato 3 assist. Sono 9 le occasioni da gol create come 9 è il numero dei passaggi chiave effettuati. Achraf ama arrivare sul fondo (45 i cross eseguiti), meno dribblare (0,8 di media a gara). Statistiche alle quali Spinazzola risponde con meno efficacia sotto porta (1 gol su 14 tentativi), 2 assist, 6 grandi occasioni create e 10 passaggi-chiave. Nel 3-4-2-1 Leo cerca la linea di fondo meno di Hakimi, visto che spesso e volentieri Mkhitaryan si allarga proprio dal suo lato, cercando la giocata vincente. Gli assist a Mayoral (Crotone) e Dzeko (Bergamo) sono la dimostrazione. Se dunque l’Inter di Conte pende a destra, la Roma normalmente lo fa sinistra anche se, proprio in assenza del nazionale azzurro, Fonseca ha ritrovato nelle ultime 3-4 partite un Karsdorp sempre più coinvolto nella manovra (già 4 assist). Terzini sì, ma allo stesso ali per una squadra - la Roma - che le ali ‘pure’ che aveva, ha deciso di sacrificarle nel mercato estivo.

ASPETTANDO RINFORZI
La sessione di gennaio deve invece ancora accendersi. Sinora tante parole ma pochi fatti. Se Fonseca è uscito allo scoperto chiedendo rinforzi, il club rimane in una posizione d’attesa, aspettando l’occasione giusta. Con Reynolds destinato alla Juventus (pronta “a parcheggiarlo” al Benevento), l’attenzione di Pinto è legata soprattutto a Montiel e Celik. Per l’argentino è stata presentata un’offerta di 7 milioni che il presidente del River non ha considerato per ora sufficiente. Ma è in attacco che Paulo si attende novità a breve. Nonostante la chiusura mediatica di Ancelotti («Bernard? Nessuno mi ha chiesto di andar via e non ne stiamo parlando con la Roma»), l’ex Shakhtar rimane insieme a El Shaarawy il papabile per rinforzare l’attacco.


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