Spezia, due anni di stop al mercato dalla Fifa per irregolarità sui minori. Il club: «Illecito da imputare alla precedente gestione»

Venerdì 16 Luglio 2021 di Salvatore Riggio
Spezia, che batosta dalla Fifa: stop al mercato per due anni per irregolarità sui minori
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Una vera e propria batosta sullo Spezia da parte della Commissione Disciplinare della Fifa, che ha sanzionato il club ligure per infrazioni relative al trasferimento internazionale e al tesseramento di calciatori di età inferiore ai 18 anni. L’indagine ha rilevato che lo Spezia ha violato l’articolo 19 del Regolamento Fifa sullo status e sul trasferimento dei giocatori (RSTP) avendo portato in Italia parecchi calciatori nigeriani minorenni aggirando le regole, oltre alle norme nazionali sull’immigrazione.

Così la Fifa ha imposto un blocco del mercato, a livello nazionale e internazionale, per quattro sessioni insieme a una multa di 450mila euro. Da ricordare che la protezione dei minori è un obiettivo fondamentale del quadro normativo che regolamenta il sistema di trasferimento dei calciatori e l’efficace applicazione di queste norme è essenziale per garantire la tutela del benessere dei minori in ogni occasione. Punite anche (sempre con lo stop sul mercato per due anni) la Usd Lavagnese 1919 e la Valdivara 5 Terre, dal momento che questi due club hanno svolto un ruolo attivo nel suddetto sistema.

La reazione del club

«Il club è sorpreso ed estremamente deluso da questa sentenza e desidera precisare quanto segue: 1.

Le presunte irregolarità imputate allo Spezia Calcio sono avvenute nel periodo compreso tra il 2013 e il 2018, quindi sotto la precedente amministrazione del club. 2. Tutti i membri della precedente proprietà e del team di management appartenente ad essa, attualmente non ricoprono ruoli di responsabilità all’interno del club», si legge sulla nota della società.

E ancora: «Quando il nuovo gruppo proprietario ha acquisito lo Spezia Calcio, nel febbraio del 2021, l’indagine Fifa non è stata esposta in maniera adeguata. Il club è stato informato soltanto ad aprile e ha agito immediatamente per condurre un controllo interno su tali accuse, per dimostrare che le irregolarità non riguardano l’attuale proprietà. Il club trova che la sanzione sia eccessivamente dura, una sanzione che punisce una nuova amministrazione che non ha avuto alcun coinvolgimento nelle presunte irregolarità contestate».

Per poi far sapere di volersi appellare alla decisione del massimo organismo mondiale. «Siamo sorpresi dalla decisione della Fifa di imporre al nostro club questo pesante divieto ai trasferimenti. La nuova proprietà non ha avuto alcun ruolo nelle presunte trasgressioni imputate allo Spezia Calcio e condanna fermamente qualsiasi sistema che includa il trasferimento illecito di minori. Non posso commentare ulteriormente la vicenda a causa dei procedimenti legali in corso, ma vorrei rassicurare i nostri tifosi, dichiarando che faremo ricorso contro questa sentenza e prenderemo le misure opportune per garantire che la nostra squadra rimanga competitiva negli anni a venire», le parole del presidente dello Spezia, Philip Raymond Platek Jr.

Il precedente

Nel novembre 2019 lo Spezia aveva dovuto pagare una sanzione pari a 60mila euro per la vicenda dei calciatori nigeriani arrivati irregolarmente in Italia. Come nei casi simili che avevano riguardato tra le altre Chelsea e Manchester City. A indagini concluse la Procura federale aveva stabilito che la dirigenza ligure aveva messo in piedi un meccanismo per cui alcuni minori provenienti dalla Nigeria venivano fatti entrare in Italia con un accompagnatore e tramite rilascio di un permesso temporaneo emesso a seguito delle richiesta formulata dagli stessi genitori dei ragazzi. Una volta in Italia, questi venivano invece fatti risultare non accompagnati «al fine di ottenere il permesso di soggiorno e la nomina di tutori legali dei minori sul territorio nazionale».

Ultimo aggiornamento: 12:41
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