Contagi e veleni.
ATTACCO FRONTALE
Spadafora, rispondendo alle domande di Gianni Minoli nel corso di un’intervista per il programma «Il Mix delle cinque» in onda su Radio Uno, ha inchiodato Ronaldo: «Penso che, se non ci sono state autorizzazioni specifiche dell’autorità sanitaria, abbia violato il protocollo. E, a quel che risulta in merito al viaggio d’andata, è stata la stessa società a segnalare alla Asl che alcuni giocatori avevano rotto l’isolamento fiduciario senza averne l’autorizzazione, tanto che il direttore del dipartimento di prevenzione della Asl di Torino ha dichiarato di aver dovuto trasmettere in Procura i nomi». Ecco che la Juve viene, dunque, tirata in ballo. Addirittura 5 giocatori sono usciti dalla bolla, 4 nazionali e Buffon. Bonucci e Chiellini, invece, hanno aspettato il 2° tampone prima di spostarsi a Coverciano. Il presidente Agnelli si schiera ovviamente al fianco di Ronaldo: «Perché non doveva andare in Nazionale? Entriamo in bolla sabato e andiamo in isolamento fiduciario in una struttura di gruppo. Non avendo più competizioni da giocare, chi vuole andare a casa può farlo. Come avviene in tutte le finestre, lunedì e martedì sono giorni liberi. Per noi è stato: ognuno di voi scelga. Non si sono rotte bolle, sono molto resistenti. Non ho il protocollo del Governo, dovete chiamare il Ministero della Salute e degli Interni e farsi spiegare cosa ha violato. Io applico solo il protocollo Federale. Se uno viene preso dall’autovelox a 150 all’ora io non ne posso rispondere. Io non posso dare autorizzazioni sanitarie».
SANZIONE SCONTATA
La procura federale, la scorsa settimana, ha aperto un fascicolo. Il portoghese rischia di essere punito: probabile la maxi multa. La violazione è inedita: finora solo qualche dirigente ha sbagliato. E ha pagato, in euro. CR7, in teoria, potrebbe pure essere squalificato. E proprio la stangata del giudice sportivo al Napoli potrebbe pesare sulla decisione da prendere nei confronti del portoghese. Intanto i legali di De Laurentiis preparano il ricorso alla Corte sportiva d’Appello, presieduta da Piero Sandulli: la documentazione sarà più ampia, con altre email scambiate con le Asl (1 e 2) di Napoli. Che, secondo la versione del club partenopeo, avrebbe sconsigliato la partenza già alla vigilia del match. E non solo la domenica.
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