Sos Lazio. E Sarri rilancia Luis Alberto

Sabato 15 Gennaio 2022 di Alberto Abbate
Sos Lazio. E Sarri rilancia Luis Alberto

Piove sul bagnato. Non bastavano i 39 gol subiti dalla Lazio e l’assenza del leader Acerbi almeno sino al prossimo 6 febbraio. Non bastavano il rinnovo di Luiz Felipe ancora in bilico e il mercato bloccato. Alla vigilia della sfida alla Salernitana di Colantuono, out pure Radu, fermato all’ultimo secondo dalla reazione al booster a Formello. Già, dopo le prime due dosi, Stefan aveva accusato il vaccino. Lo aveva rivelato Sarri che, da un mese, aveva finalmente ricominciato a contare sul miglior romeno. Buona la prova a San Siro, ma c’è subito la febbre a stopparlo. Ora quest’ennesima emergenza fa riemergere la rabbia di Sarri a 15 giorni dall’apertura della sessione di riparazione d’inverno. Avrebbe già voluto avere il jolly Nicolò Casale in mano, invece Lotito sta ancora trattando. E al tecnico non resta che inventarsi il fedelissimo Hysaj al centro, e convocare in panchina i Primavera Floriano Mussolini e Bertini, oltre Vavro. Dopo i disastri di Patric con l’Empoli nel secondo tempo, Sarri è tormentato e preferisce adattare il terzino albanese al fianco di Luiz Felipe oggi pomeriggio. E deve pure ringraziare il cielo di aver recuperato un pezzo pregiato.
 

EQUILIBRIO 
Poteva andare peggio.

Sino all’altro ieri anche Hysaj, insieme a Reina, era ai box. L’esito di quattro tamponi rapidi era ambiguo e metteva la loro presenza a rischio. Dopo il nuovo test molecolare di ieri mattina, rimangono fuori solo - si fa per dire - Basic e André Anderson. E allora Sarri rilancia per forza Luis Alberto, sperando che ripeta una magia come quella dell’andata all’Olimpico. Quel 7 novembre è stata l’ultima volta che il numero dieci ha inciso, partendo dall’inizio. Il terzo gol in campionato e altri due assist (dei 6 totali del bottino) sono arrivati contro Genova e Venezia da subentrato. Nel 2022 però non ha ancora mai messo il suo zampino. Come poteva riuscirci con quell’ingresso svogliato a San Siro. Ecco perché sino all’altro ieri Luis Alberto era ancora in dubbio: avrebbe avuto una maglia dall’inizio, se fosse stato disponibile Basic oggi pomeriggio? Chissà, perché è vero che con le piccole Sarri ci ha spesso puntato, ma stavolta ci avrebbe pensato a lungo. Innanzitutto per il solito nodo tattico: anche con avversari minori è mancato l’equilibrio, basti pensare ai pareggi rocamboleschi con Udinese (4-4) ed Empoli (3-3), guarda caso le ultime apparizioni da titolare di Luis Alberto. Sinora 13 gol fatti, ma 18 subiti con lo spagnolo in campo dal primo minuto; con Basic appena otto. Bisognerà puntare insomma sull’attacco - Felipe Anderson a sorpresa ancora in vantaggio su Zaccagni con Immobile e Pedro - oggi all’Arechi e sulla voglia del Mago di invertire questo trend negativo. Anche se Sarri sarebbe disposto a sacrificarlo già in questo gennaio, pur di abbracciare subito Matias Vecino, un fedelissimo più congeniale al suo gioco. Il tecnico ha chiesto a Lotito di pagare all’Inter due milioni d’indennizzo. Il presidente ieri era al lavoro a Villa San Sebastiano e oggi non sarà tornerà all’Arechi, per la prima volta dopo aver ceduto il club campano: «Lì mi hanno voltato le spalle e fischiato, dopo tutto quello che ho fatto...». Lì il Covid ha tagliato altri due pezzi, ma l’entusiasmo del nuovo patron Danilo Iervolino è ancora più contagioso. 

Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 10:10
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