Salvatore Schillaci è uno che lotta. E di lottare non ha mai smesso nemmeno quando a gennaio gli è stato diagnosticato un tumore al colon retto.
«Il mondo mi è caduto addosso, sono andato in depressione, avevo paura di morire. In mente mi è venuto di tutto, ma fortunatamente questo brutto male era circoscritto al colon, non ha danneggiato altri organi ed è stato tolto. Non ho più il retto e lo sfintere. Però tra morire e avere questi problemi, meglio qualche piccolo problema…»
Tutto finito? Quasi. I controlli vano avanti, proseguono come la sua vita. E oggi la sua vita è ricominciata anche con la partecipazione a Pechino Express (da questa sera su Sky ore 21.00). «Sono stato operato due volte, poi a distanza di sei mesi mi hanno trovato una piccola macchiolina sulla cervicale, me l’hanno bruciata una settimana fa con la radioterapia e oggi ho i controlli per sapere se tutto è a posto. Ma mi sento bene, vorrei continuare a vivere. E l’esperienza nel reality Pechino Express, girato in India, mi ha dato nuovo coraggio e forza: nonostante le difficoltà la vita va avanti».
Ma senza sua moglie Barbara Lombardo, compagna di vita e di viaggio nel reality di Sky con lo zaino in spalle tra India, Borneo Malese e Cambogia, non ce l’avrebbe mai fatta. «È stata il mio medico personale, in tutto. Mi è stata sempre vicino: non volevo uscire, ero depresso, ho sofferto, ho avuto dolori. Lei c’era, mi ha preso per i capelli e mi ha detto di riprendermi la mia vita. È stata una guerriera, mi ha tenuto in piedi».
L'addio alla Juventus «per il gossip»
Poi il gossip. Quello che lo costrinse a lasciare la Juventus di Boniperti. Al Corsera conferma che l’ex presidente bianconero venne a casa sua per ricomporre la crisi con sua moglie Rita nel periodo dei pettegolezzi per la storia con Lentini. «La società sapeva che c’erano dei problemi nel mio matrimonio, per i quali poi mi separai. E questo ha influito su certe scelte».
Domanda diretta: Lasciò la Juve per i gossip? Risposta: «Ci sono stati momenti difficili, molto brutti, anche a causa dei tifosi avversari. Questo può avere condizionato il mio rendimento e la Juve magari ha voluto cedermi». Oggi non ha più rapporti con la sua ex moglie. «L’importante è che è stata una buona mamma, ha cresciuto Gessica e Mattia con dei valori. Il resto non mi riguarda»
A Torino, Totò ha avuto altri problemi. Di razzismo. «Ho avuto delle difficoltà, con le scritte “terrone” sui muri di Torino e poi i cori negli stadi. Sono orgoglioso di essere siciliano e felice di aver portato la sicilianità nel mondo: noi del Sud abbiamo questo calore dentro». Ma nella vita, ha superato di peggio…
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