Quest’anno il gran galà del calcio dell’assocalciatori è stato in special edition, come lo definisce la stessa Aic, solo su Skysport.
Il miglior giocatore è Cristiano Ronaldo, come già nella stagione precedente. “Il riconoscimento è alla costanza e alla fiducia racconta in portoghese -, il lavoro e la passione sono il segreto per continuare a godersi il calcio. Mi sento motivato, questi elementi devono coesistere tutti i giorni, sennò è impossibile giocare, a prescindere dagli anni”. Ronaldo parla di questa stagione quasi sempre senza pubblico: “È stato strano, nessuno si augurava di viverla, giocare in stadi vuoti inizialmente era difficile, però il nostro obiettivo era vincere il campionato, ce l'abbiamo fatta. Purtroppo ci è sfuggita la Champions, ma il calcio è così. Ricordo il gol di testa alla Sampdoria, è il mio più bello”.
Cristiano è anche, naturalmente, nel top 11 dello scorso campionato. Fra i portieri, Donnarumma (Milan) prevale su Handanovic (Inter) e su Szczesny (Juve). In difesa, Bonucci (Juve) e De Vrij (Inter) come centrali, il capitano bianconero: “I colleghi riconoscono i sacrifici, da due anni non ero nella top11, questo premio significa tanto”. A destra va Gosens, anche se nell’Atalanta è devastante a sinistra, dove resta invece Theo Hernandez, del Milan. Cinque gli altri difensori che erano in lizza: Acerbi (Lazio), Cuadrado (Juve), Di Lorenzo e Koulibaly (Napoli), Hateboer (Atalanta).
A centrocampo, Barella (“E’ il secondo anno di fila che vengo premiato. Grazie all’Inter”), Papu Gomez, ora al Siviglia: “Ringrazio l’Aic e i colleghi, mi mancate. E’ stata una stagione strepitosa, senza il mister e i compagni non avrei ricevuto questo trofeo”. Non pronuncia il nome di Gasperini ma almeno lo ringrazia, nonostante abbia dovuto andarsene. Luis Alberto si allinea, a chiudere la linea dietro le punte: “Merito dei compagni alla Lazio, la cosa migliore è essere tutti amici”. Fra i centrocampisti erano in lizza anche Amrabat (Verona, ora alla Fiorentina), Bentancur (Juve), Kulusevski (Parma, ora Juventus), Locatelli (Sassuolo), Milinkovic Savic (Lazio) e Pjanic (Juve, adesso al Barcellona).
In avanti, accanto a Cristiano, l’altro juventino Dybala e Immobile. Il bomber della Lazio: “La soddisfazione è grande, i compagni mi hanno messo in condizione di eguagliare il record dei 36 gol di Higuain e di aggiudicarmi la scarpa d’oro”. Esclusi dai migliori tre attaccanti Ilicic (Atalanta), che senza essersi fermato alla ripresa del campionato magari sarebbe stato votato, Ibrahimovic (Milan) e Lukaku (Inter). Non c’è traccia di romanisti.
Giampiero Gasperini è di nuovo insignito fra gli allenatori, è preferito a De Zerbi e a Simone Inzaghi. L’Atalanta si conferma la migliore squadra: “Restiamo umili e concentrati - ammonisce il presidente Antonio Percassi -, siamo una provinciale che sta crescendo oltre le aspettative, pensiamo a lavorare e a comportarci bene. La scelta di Gasperini è stata determinante”. Nella terna c’erano anche Juve e Lazio. Daniele Orsato di Schio è l’arbitro top. “Ricevere un premio dai giocatori - spiega -, le loro opinioni sono le più importanti. Negli anni avevo partecipato alle premiazioni di Rizzoli e Rocchi, il premio è dedicato a mia moglie Laura e ai figli”. Ha prevalso su Rocchi, che ha smesso, nel frattempo, e su Calvarese.
Fra le calciatrici, la numero uno è Cristiana Girelli, della Juve. “Nonostante il covid - riflette -, ho tanti ricordi della scorsa annata. La supercoppa vinta a Cesena, con i tifosi, la partita sempre contro la Fiorentina a Vercelli, la gara con il Milan sul campo bagnato. Essere votata dalle compagne significa essere apprezzata anche da chi ti affronta”.
Nella formazione ideale ci sono altre 5 juventine: Laura Giuliani, la svedese Linda Sembrant, unica straniera, Lisa Boattin, Iaia Galli e Valentina Cernoia. La squadra, dunque: Giuliani; Alia Guagni (Fiorentina, ora all’Atletico Madrid), Sembrant, Boattin, Elisa Bartoli (Roma); Galli, Manuela Giugliano (Roma), Cernoia; Daniela Sabatino (Sassuolo, adesso alla Fiorentina), Tatiana Bonetti (Fiorentina, ora all’Atletico Madrid), Girelli. Fra le votabili c’era anche Sara Gama, che come vicepresidente Aic ha premiato una compagna, e anche Barbara Bonansea, insignita nel 2016. L’anno scorso vinse Manuela Giugliano, al Milan, dopo un biennio appannaggio di Alia Guagni, emigrata in Spagna.
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