Roma, Mourinho: «Il derby è finito al 90'. Contro lo Zorya sarà difficile»

Mercoledì 29 Settembre 2021 di Gianluca Lengua
Roma, Mourinho: «Contro lo Zorya sarà difficile. Non esiste il concetto di seconda squadra»

Domani la Roma affronterà in Ucraina lo Zorya per la seconda partita valida del girone di Conference League. José Mourinho in conferenza stampa alla vigilia non ha sottovalutato l’avversario: « È una partita che dobbiamo affrontare con concentrazione perché non sarà facile per niente».

Pochi riferimenti sulla formazione: «Abbiamo necessità di far riposare qualcuno e dare spazio a chi non sta giocando tanto. Schiereremo una squadra forte e l’obiettivo è vincere la partita». 

 

Zorya-Roma, la conferenza stampa di Mourinho

Le condizioni climatiche sono differenti rispetto a Roma, che incidenza possono avere questi elementi sulla partita di domani?

«Ho giocato contro Zorya qualche anno fa a dicembre e potete immaginare che le condizioni erano diverse. Queste condizioni per me sono molto buone per giocare, non ho visto ancora lo stadio e la superficie. Si sta bene, le condizioni della temperatura è perfetta per giocare». 

Che squadra è lo Zorya?

«Abbiamo analizzato ciò che era possibile analizzare. Abbiamo visto le partite giocate in Europa League, contro Bodo e anche le partite principali nella lega Ucraina come quella contro il Dinamo Kiev. Magari domani cambiano qualcosa, giocano con un 4-4-2 bel lavorato. Squadra organizzata che potrebbe metterci in difficoltà».

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Avete la motivazione di vincere la Conference?

«Se mi chiedi se preferisco vincere la Champions o la Conference League, dico che preferisco vincere la Conference. Ma non la stiamo giocando. Adesso l’obiettivo è vincere domani, qualificarci in questo girone e finire primi». 

Sarà difficile giocare in Ucraina?

«In questo momento ogni Paese e squadra hanno potenziale e organizzazione, non ci sono le differenze di qualche anno fa. Ho giocato in Ucraina con Inter, Chelsea, Manchester United e la Roma è la quarta squadra diversa con cui gioco qui e non ricordo mai una partita facile. Con l’Inter abbiamo vinto all’ultimo minuto, con il Chelsea pareggiato e domani non sarà facile. La squadra gioca il 4-4-2 fisso e di posizione. È una partita che dobbiamo affrontare con concentrazione perché non sarà facile per niente». 

Cambierete la formazione rispetto al campionato?

«Cambi è una cosa, seconda squadra è una cosa diversa. Per noi esiste questo concetto di seconda squadra e neanche io vado a cambiare tanti giocatori. Abbiamo necessità di far riposare qualcuno e dare spazio a chi non sta giocando tanto. Schiereremo una squadra forte e l’obiettivo è vincere la partita». 

Si sa poco dello Zorya, che si aspetta? 

«Noi sappiamo tanto. Se non cambia, e non lo pensiamo perché abbiamo visto le partite di Conference e campionato, giocheranno con il 4-4-2 a rombo molto chiuso. Hanno fisicità, ma sanno usare bene il contropiede russo o ucraino tipico di una squadra intensa. Giocano bene, il risultato contro il Bodo è falso per il modo in cui si è sviluppata la partita. Il campo è buono, ho già giocato in Ucraina a dicembre con molto freddo e ghiaccio in campi con difficoltà, ma questo è perfetto così come la temperatura di 10/12 gradi».

Come ha visto i giocatori dopo il derby? 

«Li ho visti bene. Per noi la partita è finita quando è finita, non possiamo vincere. Non c’è niente da fare, quello che è da fare è vincere la prossima. Quella di domani».

Sarri ha detto che il rigore su Zaniolo era fuorigioco... 

«Non voglio dire nulla. L’unica cosa che posso dire è che al di là del risultato e degli episodi abbiamo giocato cinque partite all’Olimpico di cui tre in campionato e questa contro la Lazio. La partita dove abbiamo più dominato e messo l’avversario in difficoltà è stata questa, è stata una partita in cui la mia squadra si è sentita più grande e l’avversario più piccolo. Quello che interessa è il risultato, abbiamo accettato la partita».

 

Come scenderà in campo la Roma?

Con lo stesso profilo delle altre partite. Giocherà qualche titolare, ho bisogno di gente che gioca spesso e con intensità e dare l’opportunità a qualcuno di riposare come ho fatto con Karsdorp e Veretout che ho lasciato a Trigoria per lavorare. Darò l’opportunità a qualcuno di giocare perché per me è sempre duro lasciare fuori calciatori lavorano per giocare». 

Pellegrini porterà la fascia di capitano per i prossimi 5 anni... 

«Non son preoccupato se è fatto o no. A Trigoria ho detto che era più vicino e da quel momento quando ho avuto il 100% di garanzie che lui voleva restare e che i nostri proprietari e il direttore volevano lo stesso, allora era una questione di giorni. Se sarà oggi o domani, non è importante. Ho fiducia che Lorenzo sarà con noi».

Ultimo aggiornamento: 19:44
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